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Il piano della Grecia per la ripresa del turismo

Sara Piccolella

In un caldo sabato presso Gylfada in Grecia, Zisimos Zizos sorveglia una spiaggia: con un telecomando governa un drone che scannerizza la spiaggia e rileva un gruppo di giovani seduti su un asciugamano. il drone si ferma proprio sopra di loro e mentre si avvicina lentamente proviene dai suoi altoparlanti una voce: ‘’Noi manteniamo le nostre distanze e rispettiamo la salute pubblica’’. I giovani così piano piano si allontanano dal gruppo.

‘’Nelle giornate piene, controllerò ogni ora’’ dice Zizos che lavora per il comune come fotografo, ma dall’inizio della pandemia ha messo da parte la fotocamera e si è concentrato sull’utilizzo del drone. Il suo compito è quello di prevenire gli assembramenti sulla spiaggia per evitare la diffusione del virus. Se i bagnanti ignorano la sua richiesta di allontanamento, la polizia municipale entra in gioco e può imporre multe fino a 1000 euro a persona.

Il drone municipale, usato precedentemente per le ricerche di persone scomparse e per le operazioni di soccorso, ora viene utilizzato per un altra richiesta di salvataggio: la resurrezione del turismo, settore centrale nell’economia del Paese, con un’incidenza di oltre il 20% sul PIL . Solo nel 2019 la Grecia è arrivata a un totale di 33 milioni di turisti che hanno procurato un’entrata di 19 bilioni di euro. E’ quindi comprensibile che la Grecia stia facendo il possibile per tornare a garantire la massima ospitalità secondo gli standard di sicurezza ,in modo da fa ripartire il settore del turismo.

Il governo infatti ha messo su un ambizioso piano con l’intenzione di attirare i turisti tenendo sotto controllo la possibilità di contagio. Finora la Grecia ha avuto un totale di 3.000 casi confermati e meno di 200 morti. Gli ufficiali locali attribuiscono la scarsità di casi al rigido lockdown che è stato imposto tempestivamente rispetto allo scoppio della diffusione nel paese.

Ora il settore del turismo si prepara ad aprire di nuovo. L’Acropoli ha riaperto a inizio maggio seguito dai locali pubblici, bar e ristoranti. Da metà giugno gli hotel riprenderanno le attività, e le compagnie aeree riprenderanno gradualmente i voli internazionali.

Dal 9 giugno inoltre la Grecia insieme all’Austria ha riaperto le frontiere agli italiani esprimendo i sentimenti di solidarietà da parte del popolo greco al popolo italiano.

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