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Io…e il mare- a Roma le opere di Lina Passalacqua

Redazione

Venerdì 1 marzo, alle ore 17.30 presso Plus Arte Puls, si inaugura la personale di Lina Passalacqua dal titolo Ioe il mare, a cura di Ida Mitrano e Rita Pedonesi.

In esposizione ventitré opere dove il mare, elemento costante nella vita dellartista, diviene il soggetto centrale del ciclo pittorico, che in questa occasione presenta insieme ad una selezione inedita di medaglioni dipinti che richiamano particolari delle stesse opere. La mostra, che sarà itinerante, evidenzia la presenza significativa dellartista nel cogliere i dinamismi e i mutamenti della contemporaneità attraverso lunicità del suo processo creativo dialogante con lelemento autobiografico e i caratteri del tempo.

Il ciclo realizzato dal 2020 al 2022, durante il tempo sospeso della pandemia, è rappresentativo del linguaggio artistico di Lina Passalacqua caratterizzato dallincontro con il futurismo mediante le figure di Mario Verdone ed Enzo Benedetto negli anni Ottanta. Nel 2023 per i suoi novantanni la GAM di Roma le ha dedicato un incontro inserito nel ciclo Laboratorio Prampolini” – Donne & Futurismo, protagoniste dellaltro movimento con la proiezione in anteprima del documentario Lina Passalacqua Lessenza geometrica delle passioni, regia di Giulio Latini che verrà riproposto durante il vernissage.

Nella presentazione critica Ida Mitrano scrive: «Lina Passalacqua guarda il mondo con la consapevolezza delloggi, non con la lente del passato. È in tal senso che il dinamismo e la simultaneità della sua pittura dialogano con il futurismo. La sua arte, infatti, acquisisce potenza nellindividuare i caratteri distintivi del nostro tempo, di cui lartista coglie in particolare il flash, intuendone già nel 1989 la problematicità e le conseguenze sullindividuo: viviamo nellepoca del flash e tutto appare frammentario, anche i nostri sentimenti subiscono questa caratteristica. Sono impressionata dai flash della nostra epoca, dalle schegge di vita che ci colpiscono continuamente. Vivo in una società fatta di flash, che rischia di perdere la memoria storica e, forse, anche quella morale. Era ancora troppo presto per parlare di perdita dellidentità umana, come invece sta accadendo. Un presente e un futuro sempre più gestiti e dominati dallintelligenza artificiale e dai suoi algoritmi. Passalacqua ha avvertito linvasività del flash e i suoi possibili effetti. Anticipatrice dello smarrimento umano, così come lo sono stati in altro modo, e su altri aspetti, i futuristi allinizio del Novecento. Non a caso, la velocità di cui la sua pittura è espressione, lontana dal mito futurista della macchina, è quella delle tecnologie che produce la perdita di distanza tra sé e laltro, tra lartista e il soggetto che rappresenta. Dallimpatto tra il suo profondo e la realtà nasce la visione simultanea delle sue opere: frammenti, flash, vortici che compone e scompone alla ricerca di una sintesi poetica del reale che consente di ritrovare il senso dellumano oggi perduto. Istanti che non si possono raccontare, ma solo fissare per un attimo, come lartista stessa afferma. Per queste ragioni la sua pittura è testimonianza e denuncia dellattuale stato delle cose come evidenziano alcune opere del suo ultimo ciclo Ioe il mare, realizzate tra il 2020 e il 2022. Un ciclo per certi aspetti biografico, perché il mare è un punto fermo nella sua vita. È il suo legame con il passato, con Genova, ma anche con il presente, la sua casa sul mare a Nettuno, dove crea diversi lavori, in particolare Vele, un ciclo dipinto tra il 1995 e il 2001. A questo, ne seguono altri: Voli(2002-2006), dove protagonisti sono gli elementi della natura, aria e acqua, terra e fuoco, Le quattro stagioni (2010-2013), Fiabe e Leggende (2015-2017). Ioe il mare nasce da una condizione che tutti noi abbiamo vissuto. Ventitré opere che hanno scandito il tempo della pandemia, un inedito lockdown che ha segnato la nostra vita, ma che non ha fermato la vitalità creativa di Lina Passalacqua e il suo rapporto con il mondo. Il ciclo rivela, ancora una volta, quel filo rosso che attraversa e lega la biografia e la sua arte. Ioe il mare, appunto. Un dialogo intimo e uno sguardo attento alla dimensione contemporanea delluomo. Un racconto per frammenti, per flash, dove ogni opera non è una semplice raffigurazione, ma una visione misteriosa, onirica della realtà. Mare come esperienza vissuta, ma anche come dimensione del profondo che rivela come la sua pittura così dinamica, così prorompente, sia al tempo stesso poetica e, anche se può sembrare contraddittorio ma non lo è, meditativa, soprattutto in questultimo ciclo. Alla velocità inarrestabile del quotidiano, alleco frastornante dellepoca subentra lascolto di sé e del mondo che rendono oggi i suoi frammenti qualcosa di diverso dalla visione simultanea futurista e dalle scomposizioni dinamiche delle opere precedenti. Nel contesto attuale, quei frammenti sono i tasselli di un puzzle che non è più possibile ricomporre a causa di una condizione di incertezza e precarietà esistenziale ormai strutturale della nostra società. E, nellassenza di qualsiasi punto di riferimento, la visione frammentata si traduce in un tentativo di riappropriazione del reale attraverso sé nellunicità del processo creativo per affermare il valore dellumano».

Tra i vari riconoscimenti, si ricordano la Medaglia Commemorativa del Presidente della Repubblica in occasione del Premio di Pittura Città di Pizzo (2008), il Premio per il Neofuturismo (2009), Sezione Storica, al 2° concorso Nazionale Biennale dArte Città di Lamezia Terme, il Premio Speciale alla Carriera in occasione del 45esimo Premio Sulmona (2018). Nel luglio 2022, in occasione del Festival Dei Due mondi, le è stato assegnato il Premio Internazionale Spoleto Art Festival alla Carriera per “…le importanti attività che ha svolto e svolge nel campo della cultura e dellarte. Le sue opere figurano in importanti collezioni e musei darte contemporanea in Italia: al Museo del Presente di Rende (CS), nella Sala Permanente dedicata ai Futuristi Calabresi, assieme alle opere U. Boccioni, A. Marasco, E. Benedetto e altri; e allestero, allEstorick Collection of Modern Art di Londra.

Durante il vernissage, alle ore 19.00, verrà proiettato il filmato di Giulio Latini: Lina Passalacqua. Lessenza geometrica delle passioni – @2023 Progetti Mediali srl.

INFO

Ioe il mare

a cura di Ida Mitrano e Rita Pedonesi
Inaugurazione 1 marzo 2024 ore 17.30

ore 19 Proiezione del filmato di Giulio Latini

Lina Passalacqua. Lessenza geometrica delle passioni

@2023 Progetti Mediali srl

Plus Arte Puls
Viale G. Mazzini 1 – Roma

Fino al 16 marzo 2024
Orari: lunedì ore 16.00 – 19.30; da martedì a sabato 11.00 -13.00 / 16.00 -19.30
tel. 333 8911952
r.pedonesi@gmail.com

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