La cantina Surrau non è nata da una tradizione contadina tramandata per generazioni, ma da una scelta. La famiglia Demuro, imprenditori nel settore edilizio con la storica azienda Sardares, ha voluto restituire vita a un territorio che profuma di Sardegna autentica, e lo ha fatto nel modo più poetico: piantando vigne in una valle incantata.
Era la fine degli anni ’90 quando iniziarono a impiantare i primi filari. Da allora, quei cinque ettari iniziali sono diventati settanta, suddivisi in otto appezzamenti, con una produzione che ha raggiunto le 550.000 bottiglie all’anno. Eppure, nonostante i numeri, tutto qui sembra ancora a misura d’uomo. I filari sono lavorati a mano per preservare l’integrità del suolo granitico. Durante la vendemmia si punta a preservare il sapore autentico delle uve, con soluzioni naturali come il caolino per proteggere i grappoli. L’innovazione è al centro della filosofia della cantina, i produttori si dedicano alla ricerca di tecniche di produzione per dare vita a nuove etichette da lanciare sul mercato.
Ma Surrau non si ferma qui. Negli ultimi anni, nasce anche uno spumante metodo classico da Cannonau vinificato in bianco. Dosaggio zero, 36 mesi sui lieviti, lavorato interamente in loco: dalle pupitre per il remuage manuale al dégorgement. Un vino inatteso in Sardegna, minerale e teso, che gioca tra acidità e sapidità.
La degustazione si conclude con un generoso tagliere di formaggi e salumi locali, arricchito da gelatina di vino, frutta fresca e bocconi saporiti preparati con cura. Un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e che racconta, anche nel cibo, l’essenza della Gallura.
A rendere il tutto ancora più speciale, la presenza di Marco, la nostra guida, che con gentilezza, competenza e una passione autentica, ci ha accompagnati in ogni angolo della cantina, rispondendo a ogni curiosità con il sorriso di chi ama profondamente il proprio lavoro.