Un campione straordinario Roger Federer, una specie di eroe immortale , di Highlander che, a 37 anni e 9 mesi nella finale di Miami ha lasciato il mondo a bocca aperta annientando il campione uscente John Isner e conquistando per la quarta volta il super torneo della Florida. All’inizio del campionato nel match contro Radu Albot l’elvetico non era sembrato così al top, ma negli ultimi due incontri ha letteralmente sgominato gli avversari: nella semifinale contro il sudafricano Anderson ha vinto con il 100 % dei punti e nella finale contro Isner l’80 %, mostrando una forma fisica e una lucidità incredibile.
Nella prima finale giocata all’Hard Rock Stadium, Federer ha scritto una delle pagine più belle della storia del tennis, rispondendo alle palle -bombe di Isner che rasentavano i 220 km orari, giocando d’anticipo e vincendo in appena 64 minuti, 6-1, 6-4 contro lo statunitense Isner che alla fine, gli ultimi tre game, li ha giocati zoppicando vistosamente, per un dolore al piede sinistro. Con il successo a Miami, il numero 28 nei Masters 1000 e il numero 101 in carriera, Federer è ormai vicinissimo al recordman assoluto, Jimmy Connors, che con 109 guida la classifica. “Mi sento fortunato ad aver raggiunto la finale ed essere qui seduto con il trofeo, ho apprezzato davvero ogni momento di questa splendida cavalcata. Oggi è stata una giornata fantastica dal punto di vista della risposta, proprio come nei quarti con Anderson. Avevo una sensazione simile, ero in grado di leggere le traiettorie e bloccare in maniera efficace“. Ha dichiarato il campione.
Appuntamento al prossimo anno? «Forse», dice rivolto al pubblico che lo applaude. Ora arriva la stagione su terra battuta: Monte-Carlo il primo appuntamento che conta. Federer sarà a Madrid, poi giocherà Parigi. Vedremo se anche sul rosso “highlander” riuscirà ancora una volta a sorprendere il mondo intero.