Home Storia, Arte, Cultura “SE IL NONNO DIVENTA UN GATTO” RACCONTAMI UNA STORIA. GIANNI RODARI AL TEATRO VASCELLO A ROMA

“SE IL NONNO DIVENTA UN GATTO” RACCONTAMI UNA STORIA. GIANNI RODARI AL TEATRO VASCELLO A ROMA

Redazione

il Teatro Vascello festeggia 100 anni dalla nascita del maestro della fantasia, Gianni Rodari

VASCELLO DEI PICCOLI

1, 2, 8, 9 febbraio 2020

Sala Mosaico sabato ore 17- domenica ore 15

Spettacolo + laboratorio età consigliata dai 4 ai 10 anni

posto unico € 10.00


“SE IL NONNO DIVENTA UN GATTO” RACCONTAMI UNA STORIA

Scrittura e regia: Elisa Bongiovanni e Giada Parlanti

Con: Elisa Bongiovanni

“Il mondo si può guardare ad altezza d’uomo, ma anche dall’alto di una nuvola

(con gli aeroplani è facile).

Nella realtà si può entrare dalla porta principale o infilarvisi

– è più divertente – da un finestrino.”

La Grammatica della Fantasia di Gianni Rodari

presentato da TojTjaTer in collaborazione con La Fabbrica dell’Attore

Abbiamo perso la nostra capacità di fare capriole. Vedere il mondo sotto sopra. Cosa che richiede una certa fatica. Per lo meno nel contesto in cui viviamo, dove tutto ci viene dato, tutto ci viene spiegato. Alle volte non abbiamo neanche la libertà di immaginare quello che vogliamo perché la televisione o internet lo ha già deciso per noi. Una certa fatica perché abbiamo perso l’abitudine alla fantasia.

Da questa riflessione nasce il progetto “Se il nonno diventa un gatto – raccontami una storia”. Nel suo libro “La grammatica della fantasia” Gianni Rodari ci spiega come far ripartire questo meccanismo nei bambini (a me piace vedere la fantasia e l’immaginazione come dei muscoli che vanno esercitati se non vogliono diventare solo una zavorra), basta dare semplici regole di base e il bambino farà tutto da solo.

Le storie di Rodari saranno le protagoniste assolute, cosi’ come sono. Senza scenografie, costumi e immagini. Solo la parola e qualche suono.

Ai bambini verra’ chiesto di mettere in moto il loro muscolo dell’immaginazione e disegnare quello che hanno sentito. Si daranno loro fogli, pennarelli, matite, pennelli e tempere (e chi più ne ha più ne metta!) Chiedendo loro di tradurre in immagine quello che hanno sentito, lasciando libero sfogo all’immaginazione, senza giudizio. Saranno dei maestri nel creare nuove e mai immaginate scenografie alle parole ascoltate.

Teatro Vascello | La fabbrica dell’attore Centro di produzione teatrale

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