La biblioteca circolante Piale: “book-shop at the corner” (1826-2006): storia di una biblioteca ‘effimera’”, tesi della plurilaureata Maria Grazia Marcon, ripercorre le tappe dell’istituzione dalla sua creazione ad opera di Luigi Piale, all’attuale trasferimento presso la Biblioteca Chris Cappell College di Anzio a Roma
Alcune istituzioni culturali lasciano il segno della loro attività nella memoria collettiva, rendendosi testimoni del tempo che passa e delle persone che le hanno vissute.
È il caso della Biblioteca Circolante Piale, attiva nel corso di due secoli (XIX e XX) a Roma in varie sedi tra le più prestigiose della Capitale, che continua ancor oggi a raccontare la sua storia che, nonostante le vicissitudini, è ben lungi dall’essere finita!
La brillante Dott.ssa Maria Grazia Marcon, già laureata in Lettere e Filosofia, per la sua seconda laurea in Bibliografia e Biblioteconomia presso l’Università degli studi Roma 3 ha discusso una tesi dal titolo “La biblioteca circolante Piale: “book-shop at the corner” (1826-2006): storia di una biblioteca ‘effimera’” nella quale ripercorre le tappe dell’istituzione dalla sua creazione ad opera di Luigi Piale, all’attuale trasferimento presso la Biblioteca Chris Cappell.
È proprio nella biblioteca di Anzio che la Dott.ssa Marcon ha svolto una importante parte della sua ricerca studiando il grande complesso documentale che è arrivato in dote insieme al fondo librario.
Importante è anche la ricostruzione del contesto nel quale la Piale è nata e si è sviluppata: un multiculturalismo internazionale in cui la storica biblioteca ha saputo imporsi come riferimento e luogo d’incontro e scambio per residenti e viaggiatori.
A breve presso la Biblioteca Chris Cappell sarà disponibile la ricerca curata dalla Dott.ssa Marcon e tutti gli utenti che ogni giorno studiano sfogliando quei preziosi volumi avranno un’occasione in più per comprendere la storicità e il grande valore di questo pezzo di storia di Roma conservato con amore nella biblioteca di Anzio.
Link alla Fondazione Christian Cappelluti Onlus
