(Adnkronos) – 18 maggio 2023. Confronti generazionali. Avvertenze e istruzioni per l’uso per accogliere positivamente le sfide digitali considerandone i rischi e le opportunità. Ma quali sono gli strumenti digitali per l’alta formazione dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro?Su questo tema si sono confrontati i vari relatori nel panel della seconda giornata del Festival Nazionale delle Università in corso a Roma, dal titolo “Generazione Z e intelligenza artificiale”.«L’alta formazione – ha detto Marta Colnago (McGraw Hill) – richiede un alto livello qualitativo valore, anche degli strumenti digitali. Questi, infatti, sono utili soprattutto per una fruizione immersiva dell’apprendimento, ma anche del far apprendere. Il tema relativo all’immersione è richiesto da chi fa alta formazione, poiché gli studenti delle nuove generazioni sono abituati a fare esperienza in prima persona. Lo strumento digitale, quindi, deve per forza di cose riflettere questo bisogno e soddisfarlo. Una simulazione in 3D in ambienti virtuali, ad esempio, può essere utile come apprendimento esperienziale. Non deve, però, mai venir meno la capacità di dialogo e di interagire. Tra docente e discente, infatti, deve esserci, anche su di una piattaforma, una relazione diretta».Laura Sartori (Università di Bologna) ha invece spiegato come, in un confronto generazionale, sia importante «non dividere tutto in due categorie: noi e loro. Questa contrapposizione non aiuta. È chiaro che, le diverse generazioni, utilizzeranno la tecnologia e l’intelligenza artificiale in maniera diversa tra loro. Nella selezione del personale, ad esempio, l’IA può aiutare sia a creare un curriculum che colpisce, sia a selezionare i candidati in una fase iniziale».