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VISITALY Un progetto nazionale delle istituzioni italiane

Francesca Maccaglia

ROMA –   L’Italia, terra di patrimoni consapevoli e inconsapevoli.

Attorno alla sua definizione estetica e al tempo stesso turistica, il nostro Paese e le sue istituzioni stanno tentando nuove strategie di sviluppo e di regolamentazione.

Su questo tema sempre di attualità si sta sviluppando, già da anni, un grande progetto, a suo tempo presentato in forma ufficiale il 29 novembre 2019 all’interno della Sala Kochdel Senato della Repubblica, sotto il titolo diVisitaly. Visitare l’Italia tra borghi e Comuni.

Un convegno importante e illuminante presenziato, allora, dall’on. Dario Franceschini, in quel momento Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, con l’ausilio organizzativo dal senatore Lucio D’Ubaldo e da Guido Castelli.  Tra gli incarichi del senatore D’Ubaldo c’era anche quello di Segretario Generale dell’ANCI;attualmente egli è direttore del Centro Studi e Documentazione dei Comuni Italiani, che riunisce un patrimonio di alcune migliaia di fascicoli per un totale, stimato, di oltre 200.000 unità documentarie, a partire dalla rifondazione.  Guido Castelli, per dieci anni sindaco di Ascoli Piceno, oggi è a sua volta Presidente della Fondazione Ifel, la struttura dell’Anci al servizio dei Comuni per la consulenza e la formazione sui temi della finanza locale. Partecipava a quel progetto, e a quel convegno, anche la allora Vice Presidente del Senato della Repubblica, Paola Taverna, la quale esprimeva un parere estremamente positivo di sostegno in merito al progetto, concludendo il suo intervento con le parole del grande scrittore polacco, premio Nobel per la Letteratura Henryk Sienkiewicz, il quale diceva “io credo che ogni uomo abbia due patrie: l’una è la sua personale, più vicina – e l’altra è l’Italia”.  Erano presenti anche personalità come Alessia Morani, la sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico del Governo Conte bis, e Silvia Costa, parlamentare europea.

Ricostruiamo questo scenario progettuale, in gran parte ancora a tutt’oggi, nell’anno 2024, tutto da realizzare e sviluppare, con la descrizione ricavata dalla testimonianza di quei giorni:

“Il convegno ha avuto inizio con i saluti iniziali da parte del Coordinatore, Antonio Rancati, il Coordinatore generale del Centro Studi Europeo Cetri-Tires. Rancati ha quindi invitato gli ospiti a seguire il video iniziale di presentazione della Piattaforma Digitale realizzata a cura del Centro Documentazione e Studi dei Comuni Italiani (ANCI-IFEL). I Comuni italiani sono complessivamente 7914. Per dimensioni e numero di abitanti variano enormemente. “Visitaly Maps” è una piattaforma interattiva in cui i Comuni con l’adesione al sistema, avranno la possibilità di immettere dati, notizie, informazioni e nessun costo graverà sui loro bilanci.

Molti i servizi offerti ai cittadini e ai turisti con la possibilità di scegliere quali notifiche automatiche ricevere e per quali punti di interesse.  Con un semplice click si può veramente trovare di tutto, si può selezionare la lingua, conoscere la storia, scegliere i luoghi per assaggiare la tipica cucina italiana e si possono effettuare molte altre ricerche. Di fondamentale importanza anche il traduttore vocale, disponibile per tutte le lingue, senza la necessità di aprire più applicazioni. Gli ultimi dati statistici ci dicono che il settore turistico è in continua espansione e i visitatori non arrivano solo nelle grandi città d’arte, ma anche nei piccoli borghi medioevali. Bobbio, il piccolo borgo medievale dell’Emilia Romagna, della Val Trebbia, in provincia di Piacenza, conta circa 3.500 abitanti, nel 2019 è stato vincitore del titolo “borgo dei borghi”.  Per quanto riguarda la storia dei borghi medievali e delle città d’arte, occorre evidenziare che ci sono fonti non affidabili e fonti invece certificate e spesso le informazioni non sono corrette o complete. L’obiettivo di Visitaly Maps è quello di riunire correttamente i dati di conoscenza riguardanti le città piccole e grandi. Visitaly Maps è il primo motore di ricerca italiano che abbraccia attraverso un unico applicativo le tante proposte del nostro Paese.

Dopo la presentazione della piattaforma digitale si sono susseguiti gli interventi in due brevi, ma concentrate sessioni. Nella prima sessione sono intervenuti Lucio D’Ubaldo, Alessio Pascucci, Giuseppe Roma, Anna Maria Ruffini, Alberto Tripi; nella seconda sessione l’on. Dario Franceschini, Guido Castelli, i giornalisti Marco Frittella e Marco D’Eramo, Angelo Raffaele Consoli. Quanto all’intervento del senatore Lucio D’Ubaldo, «il turismo italiano – egli sostiene – deve cambiare rimanendo fondamentalmente se stesso e deve dotarsi di una capacità di comunicazione più forte di quella che abbiamo oggi. Il “concept” dice cosa è stato fatto e cosa dobbiamo fare concretamente. Il mondo dei Comuni non può rimanere passivo rispetto ad una logica del turismo che è fatta di varie sfumature; tuttavia è necessario capire se il turismo è un fattore residuale dell’economia oppure se invece è un vettore, un’arma che noi italiani abbiamo in più per far lievitare questa nuova economia digitale».

Nella seconda sessione il giornalista RAI, Marco Frittella, in qualità di moderatore, ha iniziato il suo intervento partendo dalla riflessione sul tema turistico del suo collega giornalista Marco D’Eramo, autore del libro “Il selfie del mondo. Un’indagine sull’età del turismo”. Il turismo è l’industria più importante di questo nuovo secolo, perché muove persone e capitali, impone infrastrutture, sconvolge e ridisegna l’architettura e la topografia delle città. A partire da questa considerazione comincia l’indagine di Marco d’Eramo, che s’interroga su un fenomeno tanto diffuso quanto complesso. D’Eramo ripercorre le origini del fenomeno turistico, osservandone l’evoluzione fino ai giorni nostri. Frittella si rivolge al ministro Franceschini con questa precisa affermazione: “L’industria del turismo va gestita. Occorre una valorizzazione dei beni culturali anche ai fini turistici. Tuttavia il tema della valorizzazione è contrastato, c’è una contrapposizione ideologica”.

La risposta dell’on. Franceschini: «La bussola è l’articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”. I padri costituenti hanno previsto sia la tutela sia la valorizzazione. Troviamo un meccanismo condiviso. La bellezza deve essere una condizione di crescita del Paese: non solo con il turismo, ma anche con la capacità di attrarre investimenti». «Noi italiani – conclude il Ministro – siamo avanti nella tutela, ma siamo rimasti indietro nella valorizzazione. Investire in cultura aiuta non solo il turismo culturale, ma tutte le altre forme di turismo. Noi possiamo giocare questa integrazione, che è unica».

Marco Frittella rivolgendosi quindi nuovamente al ministro Franceschiniafferma: «il tema è sempre quello di dipanare il turismo ed estenderlo». Franceschini cita il Piano Strategico del Turismo, discusso a lungo, approvato due anni fa che vale ancora per i prossimi tre anni. «È tutto costruito su una cosa molto semplice – afferma – programmare questa crescita. Due cose vanno fatte. Innanzi tutto le misure d’emergenza: ci sono tecnologie che consentono di regolamentare gli accessi senza far pagare il ticket, e le misure strategiche; occorre moltiplicare gli attrattori del turismo e del turismo internazionale per distribuire ricchezza e crescita sul nostro Paese. Abbiamo parlato dei camminatori…da noi l’identità locale più vera è costruita sul cibo. Abbiamo potenzialità straordinarie ma dobbiamo anche governare».

La sessione termina con l’ultimo contributo di Angelo Raffaele Consoli, Direttore dell’Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin. Consoli parla della città di Taranto come un esempio di turismo “esperienziale”. «Taranto – egli afferma – è un esempio tipico di come si possa creare economia attraverso il turismo; è una citta spartana, ha una enogastronomia invidiabile a livello mondiale, solo che tutto questo è passato in secondo piano a causa dell’impatto devastante del Centro industriale, la vicenda dell’Ilva che tutti conosciamo. A Taranto si è ricominciato a ricostruire il territorio con tutta una serie di iniziative (come la Spartan Race) sulla base delle risorse naturali, della propria storia, il turismo è una risorsa enorme che noi dobbiamo valorizzare».

Consoli ha quindi ricordato l’approvazione in Parlamento nel giorno 28 novembre della Dichiarazione di emergenza climatica e la seduta unica sul Green New Deal indetta per l’11 dicembre p.v. dal Parlamento Europeo. In conclusione si è soffermato sull’ultima pubblicazione del noto economista americano, Jeremy Rifkin, “The Green New Deal”all’interno della quale sono delineate ben 23 proposte che rimettono in gioco la comunità locale. Secondo Rifkin possono ritornare in gioco i Comuni.

Successivamente ha avuto luogo la consegna di una copia del libro di Rifkin da parte di Consoli al ministro Franceschini. Infine, gli ospiti hanno potuto assistere alla consegna del Premio Speciale Cultura da parte del direttore della testata Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo. Quest’anno, per la quarta edizione, vincitore del premio, il docufilm “Controcorrente”, la narrazione dello stato dell’acqua in Italia attraverso un viaggio “on the road” all’insegna della ricerca ma anche della sostenibilità ambientale.

Gli ultimi minuti sono stati dedicati anche alla premiazione delle scuole con consegna degli attestati da parte di Antonio Rancati,Coordinatore generale del Centro Studi Europeo Cetri-Tires, insieme ad Angelo Raffaele Consoli e al senatore Lucio D’Ubaldo.

Sono stati premiati progetti eco-sostenibili realizzati in sei istituti scolastici di Parma, Cassino e Roma.

Come si vede da questo resoconto descrittivo direttamente tratto dai lavori del convegno, Visitaly si offriva come un grande progetto per un ampio sviluppo di respiro nazionale sul territorio italiano diffuso: una scommessa senz’altro da riprendere e rilanciare, da parte delle istituzioni governative sia di quelle centrali sia di quelle locali, per aprire nuove pagine di valorizzazione del nostro territorio, in un momento profilato da crisi, difficoltà, grandi problematiche socio-economiche nazionali ed internazionali.

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