È stato un conclave rapidissimo: alla quarta votazione, alle 18.08 in punto, dalla Cappella Sistina è apparsa la fumata bianca che ha annunciato al mondo l’elezione del nuovo Papa. La Piazza San Pietro, già affollata di fedeli arrivati da ogni parte del mondo, è esplosa in un applauso carico di emozione, in attesa di vedere il Pontefice affacciarsi dalla loggia centrale della Basilica Vaticana.
Il nuovo Papa è Robert Francis Prevost, statunitense di origini italiane, francesi e spagnole, missionario per molti anni in Perù, e fino a oggi Prefetto del Dicastero per i vescovi. Ha scelto il nome di Leone XIV, diventando il 267esimo successore di Pietro.
“La pace sia con tutti voi. Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie e tutte le persone ovunque siano. A tutti i popoli, a tutta la Terra, la Pace sia con voi.”
Con queste parole, semplici e solenni, Papa Leone XIV ha dato inizio al suo pontificato, lasciando trasparire il segno che intende imprimere alla sua missione: quello della pace, del dialogo e della prossimità.
Dal balcone, il nuovo Papa ha ricordato con commozione il suo predecessore:
“Ancora conserviamo nelle nostre orecchie quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma. Dava la sua benedizione al mondo intero quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione. Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti.”
Un messaggio forte e rassicurante, che richiama la visione di una Chiesa che cammina con l’umanità e non teme le sfide del presente.
Papa Leone XIV ha concluso il suo primo discorso rivolgendosi direttamente ai popoli e ai fedeli del mondo:
“Siamo discepoli di Cristo. Il mondo ha bisogno della sua luce, l’umanità necessita di lui come il punto per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi a costruire ponti con il dialogo e l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo, sempre in pace.”
Ha quindi ringraziato Papa Francesco e i cardinali del conclave per la fiducia:
“Grazie a Papa Francesco. Voglio ringraziare anche tutti i fratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro e camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando sempre la pace e la giustizia.”
Definito da molti osservatori come “il meno americano dei cardinali americani”, Robert Francis Prevost porta con sé un bagaglio unico: religioso agostiniano, è stato missionario in Perù per lunghi anni, maturando un’esperienza pastorale profonda nelle periferie del mondo. Il suo stile discreto, lontano dalle logiche del potere, e la sua attenzione al dialogo culturale e interreligioso lo hanno reso una figura capace di raccogliere consensi trasversali nel conclave.
Con l’elezione di Papa Leone XIV si apre dunque una nuova fase per la Chiesa cattolica, che guarda al futuro con speranza, con lo sguardo rivolto agli ultimi e il cuore rivolto alla pace.