Ogni ristorante racconta una storia. Alcuni parlano la lingua della tradizione, altri quella dell’innovazione, altri ancora quella della scoperta. È da queste voci che nasce Sapori e Storie di Roma, la guida presentata il 17 giugno da American Express, insieme a Le Guide de L’Espresso e Confesercenti Roma. Un tributo ai ristoranti che, più che semplici locali, sono vere e proprie colonne portanti della vita di quartiere. “Questa guida è un viaggio nelle tante anime della cucina romana,” ha dichiarato Luca Gardini, curatore della pubblicazione. “Non volevamo classificare, ma ascoltare. Entrare nelle cucine, capire cosa rende un piatto necessario, emozionante, coerente”.
Sapori e Storie di Roma raccoglie 30 ristoranti divisi in tre categorie – Tradizione, Innovazione e Nuove Aperture – fotografando così la varietà e la vitalità gastronomica della città.
I ristoranti della Tradizione:
Bottega Trattoria De Santis
Da Dante
Da Enzo al 29
Flavio al Velavevodetto
La Matriciana dal 1870
Da Francesco
Felice a Testaccio
Sora Lella
Taverna Trilussa
Trattoria Perilli
In queste insegne vive la Roma più autentica: carbonara, coda alla vaccinara, amatriciana, saltimbocca. La tradizione qui non è nostalgia, ma identità viva e quotidiana.
I ristoranti dell’Innovazione:
Antico Arco
Aromaticus
Brado
Osteria delle Coppelle
Pastificio San Lorenzo
L’Arcangelo
Osteria 23
Pennestri
Ristoro degli Angeli
SantoPalato
“L’innovazione non è decorazione – ha osservato Sarah Cicolini, chef di SantoPalato – ma uno sguardo attento alla memoria, con la libertà di interpretarla”.
Le Nuove Aperture:
53 Untitled
Casa Dante
Casadora
Fassangue
Frezza – Cucina de Coccio
Eufrosino Osteria
Fase – Cucina Spontanea
Hostaria Sireno
Menabò
Santì
Dalle cucine vegetali di Aromaticus ai cicchetti contemporanei di Osteria delle Coppelle, dalla sperimentazione giapponese-umbra di Fase al recupero del quinto quarto in chiave pop di Menabò: ogni ristorante è un laboratorio di visioni, memoria e sapori.
La presentazione della guida è stata anche l’occasione per un talk dedicato alle nuove tendenze del commercio di prossimità e del casual dining, emerse da una ricerca condotta nell’ambito della campagna Shop Small. A discuterne, alcune figure chiave del settore.
Luca Staglianò, Vicepresidente e General Manager Global Merchant & Network Services di American Express Italia, ha offerto una visione strategica sul ruolo delle PMI e dei ristoranti nella trasformazione digitale e nell’economia locale.
Luca Gardini, curatore de Le Guide de L’Espresso, ha illustrato i criteri e l’approccio narrativo della guida, che privilegia l’ascolto e la valorizzazione delle storie.
Accanto a lui, Fabiola Fiorentino, critica gastronomica e coordinatrice editoriale della guida, ha evidenziato la centralità delle famiglie e dei giovani ristoratori nel panorama romano.
Gabriele Principato, firma gastronomica del Corriere della Sera e della rivista Cook, ha sottolineato quanto oggi, nell’era dell’iperinformazione, strumenti come le guide siano fondamentali per orientare il pubblico nella scelta della qualità.
Infine, Valter Giammaria, Presidente di Confesercenti Roma, ha ribadito l’importanza delle reti d’impresa e del sostegno al commercio indipendente come leva per lo sviluppo urbano sostenibile.
“American Express – ha ricordato Jean Diacono (CEO di American Express Italia) – ha 175 anni di storia e non ha mai smesso di credere in fiducia, sicurezza e servizio. Siamo accanto ai piccoli esercenti e alla ristorazione di quartiere, perché rappresentano l’identità delle città”.
Per Giammaria, i ristoranti “sono la vera porta d’ingresso della città. Il turista, appena atterrato, cerca subito dove andare a mangiare. I locali sono l’ossatura dell’economia romana”.
Un dato significativo: il 75% dei consumatori si aspetta di poter pagare digitalmente ovunque. Un’esigenza che Shop Small intercetta mettendo in rete oltre 2.500 esercenti con i titolari di carta Amex attraverso un sistema di cashback mirati. Un modo concreto per creare valore e rafforzare i legami.
Durante l’evento sono stati consegnati quattro riconoscimenti speciali ai ristoranti che si sono distinti per approccio, identità e visione:
Osteria delle Coppelle – Premio per la comunicazione integrata: per la capacità di creare una relazione empatica con il cliente, attraverso un’identità coerente e un’esperienza accessibile sia fisicamente che digitalmente.
Da Francesco – Premio per la valorizzazione del territorio: per aver saputo esprimere con autenticità le radici romane, valorizzando ingredienti locali e mantenendo un forte legame con la città.
SantoPalato – Premio per la visione imprenditoriale: per la capacità di coniugare qualità gastronomica, solidità aziendale e uno sguardo proiettato al futuro.
Felice a Testaccio – Premio per l’attrattività turistica: per aver intercettato e fidelizzato il pubblico internazionale senza mai tradire l’identità romana.
“Ogni piatto è parte di un racconto. Dietro c’è passione, sacrificio e una storia da custodire”, ha sottolineato Fabiola Fiorentino, parlando delle famiglie e dei giovani che danno vita a queste realtà.
Una mappa per chi ama Roma
La guida Sapori e Storie di Roma è tutto questo: una guida da tenere a portata di mano per chi a Roma vuole mangiarla davvero, non solo visitarla. Un itinerario in trenta tappe che racconta la Capitale attraverso il suo cibo più vero.
Per chi vuole scoprire tutte le trenta tappe selezionate e approfondire storie, ricette e protagonisti, la guida Sapori e Storie di Roma è disponibile in formato PDF a questo link: https://www.americanexpress.com/content/dam/amex/it/merchant/saporiestoriediroma.pdf