Home In Evidenza Roma. “Dal cuore alle mani”: l’haute couture di Dolce&Gabbana nella mostra evento a Palazzo delle Esposizioni

Roma. “Dal cuore alle mani”: l’haute couture di Dolce&Gabbana nella mostra evento a Palazzo delle Esposizioni

Silvia Gambadoro

Un viaggio spettacolare nelle radici della cultura italiana, tra artigianalità, tradizione e visione contemporanea. 

Quando la passione incontra l’eccellenza, la creatività e l’amore per il proprio mestiere, nasce l’Arte. Un’arte fatta di bellezza senza tempo, senza confini, capace di trasformare il sogno in materia. È questa la visione che anima l’universo di Stefano Dolce e Domenico Gabbana, protagonisti assoluti della mostra “Dal cuore alle mani”, visitabile a Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 13 agosto.

Dopo il successo a Parigi e Milano, l’esposizione approda nella Capitale grazie all’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e all’Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio di Roma Capitale, e con la curatela di Florence Müller, le scenografie di Agence Galuchat e l’organizzazione di IMG.

Oltre 200 creazioni raccontano un viaggio nelle radici della cultura italiana, da Milano alla Sicilia, paesi di origine dei due couturier, attraverso 11 sale tematiche, dove le idee e le suggestioni diventano linguaggio espressivo.

Il percorso si apre con il valore del fatto a mano: tessuti  e materiali vengono intrecciati, dipinti, ricamati rifacendosi a un’arte antica ma calata nell’alta moda di oggi, tra innovazione, modernità, libertà e trasgressione, in un gioco di contrasti.

Nella sala dedicata alla maestria del vetro, abiti e accessori dialogano con specchi e lampadari, rendendo omaggio all’eccellenza vetraria veneziana.

Il viaggio continua nella sala ispirata al film “Il Gattopardo”, con l’atmosfera decadente del celebre film di Luchino Visconti e la nostalgia per un mondo, quello dell’aristocrazia, che non esiste più e lascia il passo al nuovo e moderno.

Suggestioni siciliane esplodono nella Sala « Tradizioni Siciliane »dove le ceramiche di Caltagirone e i decori dei carretti popolari trasformano lo spazio in un trionfo di colori e vitalità: gonne dipinte a mano, corpetti ricamati, copricapi piumati restituiscono la gioia dei sensi  dettata dai profumi , dai sapori, dai paesaggi e dalla cultura isolana. Ogni pezzo della collezione diventa testimonianza di una storia, riscritta e metabolizzata nel presente, tra irriverenza e ironia, sempre con l’attenzione per il dettaglio, per la cura sartoriale, per l’eccellenza.

Il contrasto si fa potente nella sala dedicata al Barocco Bianco. Qui dominano stucchi, putti, cariatidi e marmi ispirati alle chiese palermitane del Seicento. Gli abiti diventano architetture  e sculture sartoriali, in un equilibrio tra rigore e sontuosità, tra spiritualità e artigianato sublime.

La riflessione sul sacro prosegue nella sala Devozione, dominata da tonalità nere e dorate, dove i volti sono coperti da veli, i mantelli ricamati in oro, e  il contrasto ora e’ fra sacralita’ è sensualità. Il cuore sacro elemento iconico della collezione  diventa  simbolo ispiratore che unisce artigiani e artisti in una ricerca  della perfezione che raggiunge la sacralità.

Non manca l’omaggio alla musica lirica, con abiti ispirati a celebri opere come Tosca, Turandot, Madama Butterfly, La Traviata, e uno spazio dedicato all’atelier, cuore pulsante del processo creativo, dove l’idea prende forma tra tecniche artigianali e visione avanguardistica.

Il corpo, al centro della creazione, si trasforma, acquista volumi, si ricopre, si modella: diventa plastico, glorificato dalla moda con la celebre corsetteria della maison.
La devozione per l’arte e il “mestiere” si traduce anche nella rielaborazione  di figure divine, reinterpretate  in chiave moderna, e rivestite da jeans e corpetti intarsiati di perle, decorazioni, cristalli scintillanti. E  poi l’omaggio ai mosaici bizantini a cui si ispirano le  tuniche, casacche, pantaloni, diademi preziosi dai mille bagliori.
L’arte italiana e’ celebrata  nelle gonne e nei corpetti  di numerose creazioni di alta sartoria , gonne di taffeta’ o mikado  con raffigurate le opere dei piu’ grandi  pittori e scultori italiani  da Giorgione a Raffaello, da Botticelli a Piero della Francesca.

Nella sala « Devotion »il toccante docufilm di  Giuseppe Tornatore, omaggio poetico alla visione estetica e simbolica della maison Dolce&Gabbana.

Arte per arte: con le loro creazioni, Stefano Dolce e Domenico Gabbana si confermano maestri del sogno e dell’incanto, capaci di stupire e affascinare realizzando ogni capolavoro  guardando alla tradizione, al folfkore e al patrimonio unico della cultura italiana.

 

 

 

 

@riproduzione riservata

You may also like

Lascia un commento