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Schio diventa cinema: la città-laboratorio apre le porte al mondo del costume sul grande schermo

Redazione

Dal 1° al 3 agosto, l’International Scledum Film Festival trasforma il centro storico in un set a cielo aperto tra moda, arte, cortometraggi e ospiti d’eccezione

Un festival come non se ne sono mai visti. Un’idea visionaria che nasce nel cuore produttivo e culturale del Veneto, e che si radica in una città – Schio – che ha fatto della trama (di tessuti, di storie, di innovazione) il proprio codice genetico. Dopo l’annuncio del debutto dell’International Scledum Film Festival, la macchina organizzativa è pronta a svelare l’intero programma della prima edizione, che dal 1° al 3 agosto 2025 trasformerà Schio in un laboratorio aperto, fluido, attraversabile. Non una semplice rassegna, ma un’esperienza collettiva, immersiva e interdisciplinare. Ideato e diretto da Alessandro Carrieri, co-organizzato da Filippo Dorigato e promosso dall’Associazione Stanza Perfetta, il festival è realizzato in collaborazione con il Comune di Schio. L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito.

Commenta il vicesindaco, Barbara Corzato: «L’International Scledum Film Festival rappresenta per la Città una straordinaria novità ed una bellissima opportunità di promozione e valorizzazione del territorio. La prima edizione di questa manifestazione porta con sé il coraggio e l’ambizione di intrecciare cinema, moda ed arte. Schio, nel suo essere città-laboratorio, è pronta a trasformarsi in un palcoscenico a cielo aperto, offrendo spazi e disponibilità per questa manifestazione: un festival che parla a tutti, che unisce generazioni e che – auspico – saprà attrarre anche nuovi visitatori, diventando nel tempo un vero volano per il turismo culturale. Ringrazio tutti i promotori per aver scelto Schio come casa di questo viaggio nella settima arte e gli sponsor che hanno creduto nell’iniziativa»

Il festival prende il via nel tardo pomeriggio del 1° agosto con un momento dal forte impatto simbolico: l’inaugurazione della mostra fotografica “Women for Women Against Violence” allo Spazio SHED, con la presenza della sua ideatrice, Donatella Gimigliano, e della testimonial Nadia Accetti. Una raccolta di scatti potenti, firmati da Tiziana Luxardo, che mettono in luce la resilienza delle donne sopravvissute alla violenza e al tumore al seno, in un intreccio di dolore, forza e rinascita. È il primo segnale che il festival non parlerà solo di cinema, ma anche di vita vera, di esperienze trasformate in immagini.

Poco dopo, tra i Giardini Jacquard e l’Arena del Palazzo Toaldi Capra, prende ufficialmente il via la manifestazione, con un’apertura condotta da Elena Frigo che ne introduce le tematiche centrali: il costume come linguaggio, come voce del personaggio e strumento narrativo. E non a caso, il primo evento in programma è una sfilata: la nuova collezione “BE YOURSELF” della stilista Zizi Abusalla, simbolo di emancipazione e indipendenza femminile, sarà presentata al pubblico in una performance visiva che unisce moda e testimonianza, estetica e messaggio. Il talk successivo, con la stessa Abusalla, Donatella Gimigliano e Nadia Accetti, approfondisce proprio il rapporto tra identità, abito e libertà.

Dalle 21:20 si entra nel cuore cinematografico del festival con la prima proiezione di cortometraggi in concorso, opere selezionate per la loro capacità di innovare nel linguaggio visivo e nella costruzione estetica dei personaggi: Buffet di Santa De Santis & Alessandro D’Ambrosi, Meta di Giuseppe Colonese e 7 Minuti di Alessia Bottone. A seguire, spazio all’anteprima del film “I Liviatani – Cattive Attitudini”, introdotto da un’intervista al regista Riccardo Papa, che accompagnerà il pubblico fino a mezzanotte.

La seconda giornata si apre con uno sguardo tecnico ma creativo: la masterclass di Giorgio Lovecchio presso la Sala degli Affreschi affronta l’uso del colore nel cinema e analizza il color grading di Barry Lyndon di Stanley Kubrick, in un viaggio tra palette cromatiche, atmosfere e costruzione visiva. È un momento dedicato agli addetti ai lavori, agli studenti e a chi del cinema vuole capire non solo l’effetto, ma anche l’intenzione.

Nel pomeriggio, gli speed date creativi all’Ex Lanificio Conte offrono uno spazio di connessione rapida e concreta tra filmmaker, costumisti, artisti visivi e professionisti del settore. È un formato agile, pensato per far nascere idee e collaborazioni. Subito dopo, la regista Stefania Soellner presenta il suo documentario Venezia incanta & La magia dell’arte, con un talk a due voci insieme al celebre costumista veneziano Stefano Nicolao, figura chiave della scena internazionale.

Il tardo pomeriggio si trasforma in narrazione urbana con “I Percorsi di Hemingway”, una passeggiata letteraria e teatrale ispirata allo scrittore americano che nel 1922 definì Schio “uno dei più bei posti della terra”. A cura del Progetto Ophélie e di Schio Teatro 80, lo spettacolo itinerante rende omaggio alla memoria del territorio, intrecciando parola e corpo, luoghi e racconti.

In serata, la moda torna protagonista con una sfilata collettiva di Elidora Couture, Lara Cossier e Tramando Progettazioni Sartoriali di Elisa Menin. Gli abiti iconici sfilano nell’arena come veri e propri personaggi, mentre il pubblico assiste alla seconda selezione di corti: Un Figlio di Carmen Giardina, American Rouge di Jay Manari e Il Dito e la Luna di Rossella Bergo. Ospite d’eccezione della serata è l’attrice Donatella Finocchiaro, che si racconterà in un’intervista prima della proiezione di Angela di Roberta Torre, film che ha segnato una tappa fondamentale nella narrazione al femminile del cinema italiano.

La giornata conclusiva, il 3 agosto, si apre con la masterclass della costumista Cristina La Parola, che approfondisce il costume come codice linguistico e strumento di costruzione narrativa. Un approccio analitico e appassionato, in grado di restituire al costume la sua centralità nell’economia del film.

A metà giornata tornano gli speed date, e poi ancora cinema con la proiezione del documentario She Othello, seguito da un talk con la regista Raffaella Riva e il produttore Lucio Scarpa. La giornata si chiude con una serata ricchissima, aperta da un omaggio musicale a Ennio Morricone interpretato dal vivo dalle Sister Singer’s. A seguire, la premiazione dei cortometraggi vincitori: il Premio L’Omo d’Oro, ispirato al celebre monumento al tessitore simbolo di Schio, e il Premio “NO I BANDA”, omaggio al genio visionario di David Lynch.

Gran finale con l’arrivo dell’ospite della serata, Valeria Solarino, protagonista del corto Le Abiuratrici di Antonio De Palo, seguito dal documentario Sophia di Marco Spagnoli, un’opera intensa e appassionata che chiuderà il festival lasciando nel pubblico emozione, pensiero e bellezza.

L’International Scledum Film Festival nasce con l’ambizione di costruire un nuovo linguaggio per parlare di cinema, partendo dai costumi per arrivare ai corpi, agli sguardi, alle visioni. Non è un festival che si guarda allo specchio, ma un’occasione concreta per contaminare mondi, generare idee, mettere in rete talenti e professioni.

Schio si apre al futuro partendo dalla propria identità. E lo fa con coraggio, creatività e una dichiarazione d’amore alla settima arte.

International Scledum Film Festival è un’iniziativa ideata e promossa dall’Associazione Stanza Perfetta insieme alla Città di Schio, con il prezioso supporto di: Confindustria Vicenza Raggruppamento Alto Vicentino; Confartigianato Imprese Vicenza Area Alto Vicentino; Confcommercio Provincia di Vicenza Mandamenti di Schio; CNA Artigiani e imprenditori d’Italia Veneto Ovest; BVR Banca Veneto Centrale. Main sponsor: Famila. Altri sponsor: Zizi Abusalla; Vaniglia e Cioccolato gelateria artigianale; Bistro HM Ristorante; Ecozema; Fonte Margherita; Latterie vicentine; beato Bartolomeo Breganze; Drago La giardineria; Joja wine experience; Pasticceria Sbabo; La soppressa del Palladio; Raggi di Luce Servizi; Decantis Wine Bar, Biovita; Performa: Salumificio Carretta Felicino; NSX Nexus art logistica trasporto allestimento e altro; La conchiglia di Venere.

 

 

 

 

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