Home Redazione Farmaceutica, Gemmato: “Testo unico per dare certezza a cittadini e comparto strategico” Riforma normativa per ‘semplificare, razionalizzare e rendere più efficace il complesso quadro normativo vigente’

Farmaceutica, Gemmato: “Testo unico per dare certezza a cittadini e comparto strategico” Riforma normativa per ‘semplificare, razionalizzare e rendere più efficace il complesso quadro normativo vigente’

Agenzia Adnkronos

Roma, 31 lug. (Adnkronos Salute) – “Con concretezza e responsabilità portiamo avanti quanto annunciato lo scorso maggio, costruendo una cornice normativa unitaria e moderna, capace di rispondere ai bisogni dei cittadini e del settore. Accesso al farmaco, monitoraggio e controllo della spesa farmaceutica, rafforzamento dell’assistenza territoriale: sono questi i principi da cui partirà il nuovo Testo unico” della legislazione farmaceutica. Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, questa mattina alla Camera durante il convegno di presentazione dello schema di disegno di legge delega al Governo per la redazione del Testo unico della legislazione farmaceutica. L’iniziativa, promossa dal sottosegretario, segna l’avvio ufficiale di un percorso annunciato nelle scorse settimane in occasione di un confronto istituzionale sulla normativa farmaceutica nazionale ed europea. I principi emersi da quel dialogo sono oggi tradotti nelle linee guida dello schema di legge delega. Si tratta – evidenzia una nota – di un intervento “atteso da anni, con l’obiettivo di semplificare, razionalizzare e rendere più efficace il complesso quadro normativo vigente del settore”.La riforma coinvolge i ministeri competenti – Salute, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Ambiente, Giustizia – e prevede il passaggio alle Camere e in Conferenza Stato-Regioni per l’approvazione dei decreti attuativi. “L’obiettivo – ha spiegato Gemmato – è superare la frammentazione normativa stratificata nel tempo, dai Regi Decreti del lontano 1934 agli emendamenti alle leggi di Bilancio più recenti. Questo Governo vuole dare al Paese un impianto normativo chiaro, aggiornato e coerente per un settore che è vitale per la salute dei cittadini e l’economia nazionale”.Tra i punti qualificanti del provvedimento: “Migliore accesso ai farmaci per i pazienti, in particolare con patologie rare, croniche o invalidanti; revisione dei tetti di spesa e dei meccanismi di payback; potenziamento dei sistemi informativi sanitari e piena interoperabilità con il Fascicolo sanitario elettronico; digitalizzazione della prescrizione e dispensazione; valorizzazione delle farmacie territoriali con servizi di telemedicina e prevenzione; razionalizzazione della rete, con attenzione alle aree interne”, dettaglia la nota.”Le Regioni – ha proseguito Gemmato – potranno contribuire alla stesura del testo” ed essere “un punto di riferimento per dissipare le tante criticità che oggi si palesano e che possono essere compendiate appunto nel Testo unico, il cui “punto focale” è “quello dell’accesso. Dobbiamo consentire a tutti i cittadini italiani – ha rimarcato – di poter accedere al farmaco, dal cittadino del più piccolo paese fino a quello della grande metropoli urbana. Ci deve essere sempre la possibilità di curarsi, come afferma l’articolo 34 della nostra Costituzione. Curarsi bene significa non solo stare meglio, ma anche non incidere sulle casse del sistema sanitario nazionale”. “Le riforme più efficaci nascono dall’ascolto e dal coinvolgimento – ha evidenziato il sottosegretario – Per questo abbiamo scelto di presentare pubblicamente il testo preliminare e raccogliere i contributi di tutti gli attori del comparto. In un momento di incertezza geopolitica e ripercussioni sulle filiere, vogliamo rafforzare il sistema farmaceutico nazionale per tutelare la salute dei cittadini e garantire la tenuta del sistema sanitario. Il Testo unico punta proprio a questo: centralità del paziente, partecipazione, concretezza”, ha concluso Gemmato ringraziando “tutti coloro che lavorano in questo settore strategico per il Paese – Farmindustria, Federfarma, l’Ordine dei farmacisti, l’Ordine dei medici, distributori intermedi e associazioni pazienti – e che vorranno contribuire a rafforzarlo. Recepiremo i loro consigli – ha assicurato – da cui, siamo convinti, potrà derivare sicuramente un testo condiviso, ampio e con prospettive di lungo periodo”.

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