Home Storia, Arte, Cultura Osservazioni sul portale del Ministero Istruzione e del Merito dopo auguri di Mattarella per 80 anni quotidiano bilingue Sloveno-Italiano di Trieste

Osservazioni sul portale del Ministero Istruzione e del Merito dopo auguri di Mattarella per 80 anni quotidiano bilingue Sloveno-Italiano di Trieste

Ci consola il buon proponimento del Presidente della Repubblica in occasione degli 80 anni di “Primorski dnevnik” quotidiano della minoranza slovena in Italia patrimonio identitario da preservare.  Ci auguriamo al tempo stesso ricevano uguale trattamento e tutela di cui agli  artt.  3 e 6  della  nostra Costituzione, la  Lingua dello Stato Albanese da una Parte,  e la Lingua Arbëreshe  del popolo Italo-Albanese/Arbëreshe dall’altra…

Frascati (RM), 2 agosto 2025 – Questa  comunicazione  è rivolta a  tutte  le  donne  e gli  uomini  impegnati   nella  vita  politica e sociale, ma  di buona  volontà a saper  ascoltare e poi  decidere  con conoscenza  e con coscienza, in merito al loro impegno dedicato alla Tutela  delle Minoranze Linguistiche  Storiche, giuridicamente  uniche e al Ministro Valditara.

Cosa  vi aspettereste  da un sindacato o da una Associazione  (Delegata o meno)
che parli bene  della  “COSA”, e in questo caso la “COSA” è  Comunità di Italiani
( non stranieri, e nè nati in Italia da famiglie straniere)  che sono pienamente tutelati  dall’art. 6 della  Carta Costituzionale  e poi a seguire dalla Legge di attuazione Costituzionale la cd 482/99 appartenenti dunque alle  cosidette “ MINORANZE LINGUISTICHE  STORICHE”,  che utilizzano per comunicare  tra loro  una Lingua propria  che lo  Stato Italiano  distingue  sia dai dialetti e che di solito vengono, quest’ultime  chiamate erroneamente anche lingue minoritarie.  In questo documento  ci riferiamo alle  definizioni  e  al solo significato  giuridico  dello Stato Italiano. In particolare
la  Lingua  Arbëreshe ( e non la lingua  Albanese, mantenendole giuridicamente   separate avranno  piu’ opportunità di sviluppo  in Italia e non solo sia  per l’Albanese ma   anche per l’Arbëreshe ) e la  Lingua Greca a cui appartiene la  Lingua Greca di Calabria e il Griko di Puglia, lo stesso  avranno  un importante   sviluppo se sapranno  far convivere le due  lingue  con quella  della Nazione Greca).   Da  quel sindacato/associazione delegata  ci aspetteremmo  un difesa  ad oltranza  e il rispetto dell’attuazione anche dell’art. 3 della Carta Costituzionale  intimamente connesso  con l’art. 6 suddetto.
Prima  di spiegare il motivo  di questo  articolo con la richiesta di modifica del sito web del MIM  ci consola il buon proponimento/monito  del Presidente della Repubblica in occasione degli auguri per il compimento  degli 80 anni (27 Luglio 2025)  al quotidiano della minoranza slovena in Italia “Primorski dnevnik”, che quest’anno festeggia gli 80 anni  pubblicati in prima pagina. Il Direttore della testata, Igor Devetak,  pubblica integralmente la lettera, in lingua slovena e italiana. (ci rallegriamo pure noi mandando gli auguri al Direttore Devetak  di un buon proseguo).
Il Capo dello Stato scrive che il quotidiano in questi anni “ha contribuito a preservare e coltivare l’importante patrimonio identitario di cui la minoranza slovena in Italia è portatrice” e che “lingua e cultura ne costituiscono aspetti fondanti e alla loro preservazione e sviluppo va il convinto e necessario sostegno della Repubblica”. Ricordando che “il diritto europeo e la Costituzione italiana garantiscono la tutela delle minoranze linguistiche e la valorizzazione delle diverse culture presenti sui territori”, Mattarella precisa che “spetta poi ad istituzioni, società civile, singoli cittadini far sì che le disposizioni di legge si concretizzino nella realtà quotidiana, trasformando le norme in un elemento naturale e integrato della vita di tutti i giorni“.(n.d.r.: musica per le nostre umili orecchie).   Inoltre  ha ricordato che nel 2025 ci sono “molteplici occasioni” in questo ambito, e cita “lo straordinario successo riportato da Nova Gorica e Gorizia, capitali europee della cultura 2025: rappresentano un esempio per tutti i paesi dell’Europa di come un processo di riconciliazione e un costante impegno alla comprensione reciproca possano essere fonte di sviluppo e arricchimento.
Riferendo gli  importanti moniti  del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, gli stessi rappresentano una  conferma  di cio’ che diciamo e scritto  da tempo  (vedere:  Calabriapost del 28 dicembre  2023).  Ovvero  che la Lingua dello Stato Albanese da una Parte e la Lingua Arbëreshe  del popolo Italo-Albanese/Arbëreshe dall’altra, discendenti quest’ulltimi della prima diaspora del 1400  hanno diritto di  essere tutelati alla luce degli art.  3 e 6  della  nostra Carta  Costituzionale (Lingua  Arbëreshe e anche  Lingua Greca di Calabria e Lingua Griko di Puglia) mentre giuridicamente  la Lingua  Albanese e la Lingua  Greca  dei  rispettive Stati  trovano  “Cittadinanza Giuridica”  proprio nella Carta Europea che risale al 1992, sottoscritta  dall’Italia  dal 2000, ma mai ratificata, e questo accellerebbe  anche  l’ingresso dell’Albania in Europa. La  convivenza  è possibile  da una parte  attuando meglio la Legge  482/99 specialmente nel campo dell’Istruzione, mentre per  i soggiornanti  Albanesi e Greci  attraverso le regole  dettate  successivamente dalla  Carta Europea  attuando anche tra Italia  e Albania e Italia – Grecia  principi di reciprocità, garantendo così  anche le cosiddette Minoranze Linguistiche Nazionali  a cui la Lingua Albanese e Lingua Greca rispettivamente  della Albania e della Grecia sono lingue ufficiali.
Permetteteci ancora  di ricordare che le Lingue di Minoranza Storica (Arbëreshe, Greca di Calabria e Griko di Puglia) hanno la co-ufficialità con la lingua Italiana per cui non è “reato”  introdurre  il bilinguismo  nelle attività scolastiche, nei mezzi di comunicazione tradizionali, radio, televisione e multimedia, carta stampata e media on line, nella  toponomastica, nelle  etichette  dei prodotti  agricoliecc.ecc..
I dialetti (regionali), e  le  lingue utilizzate dalle  etnie europee/internazionali  non hanno la co-ufficialità   come le  Minoranze Linguistiche  Storiche, dobbiamo  continuare a ripetere  questo perché occorre  giuridicamente   tenere  separate  i vari  contesti.
Queste premesse  per  chiedere al Ministero della Istruzione e del Merito  di rimuovere o modificare  nella  pagina del MIM  che riguarda  la descrizione  delle Minoranze Linguistiche Storiche  una  frase che “un sindacato/associazione rappresentativa “  avrebbe  dovuto da tempo  far  eliminare ovvero:  Omissis: altre comunità storiche sono disperse per tutto il territorio (arbëreshë/albanesi, greci, franco-provenzali, catalani, croati, occitani). La loro tutela appare difficile a causa della esiguità numerica, della dispersione sul territorio;
https://www.mim.gov.it/lingue-di-minoranza-in-italia#:~:text=Le%20minoranze%20linguistiche%20riconosciute%20e,l’occitano%20e%20il%20sardo.
E a maggior  ragione  il riferimento nella stessa pigina web  agli annali  del 2006 del Ministero MIM  in cui viene  sempre  associato  il termine albanesi/arbereshe, mentre  proponiamo  di indicare  italo-albanesi/Arbëreshe  che sono proprio gli eredi della Diaspora del 1400, giuridicamente  dalla Legge 482/99 e dalle  conseguenti Leggi Regionali.  La modifica della  pagina web  sarebbe  auspicabile  in quanto essendo  stata pubblicata  dal 2018 ha determinato  un faro per tante tesi di laurea  ma purtroppo per  varie  Amministrazioni centrali e periferiche  incrementando un po’ la confusione interpretativa. Facciamo presente che nel vigente  Contratto di Servizio RAI-STATO all’art. 9 comma 4 è presente  dopo tanti anni di “confusione giuridica”, che ha rallentato non di poco lo sviluppo socioeconomico  di quei  territori dove  avrebbero voluto usare  da sempre la Lingua  Arbëreshe come MLS.
Inoltre è da mensionare  che anche  il Co.Re.Com.  Calabria, con funzioni proprie e delegate  dall’AGCOM  Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni  investita  sulla tutela delle MLS dal comma 3 art. 12 della  L.482/99,   ha modificato  la delibera di un avviso pubblico per un concorso  per la produzione di audiovisivi in lingua, su segnalazione di un Comitato di Tutela usando il termine corretto  giuridicamente  ovvero in Lingua Arbëreshe.
Desideriamo con l’occasione accogliere  favorevolmente la decisione del Ministro Valditara nel far inserire la Lingua Latina  “non solo  come  conoscenza storica e linguistica  ma come strumento  per  favorire  metodi   per accrescere le capacità pedagogiche del  ragionamento dei giovani studenti” .

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