Simbolo della tv italiana, ha condotto tredici festival di Sanremo e decine di programmi di grande successo, da Canzonissima a Domenica in. È morto stasera a Roma. Aveva 89 anni
Roma, 16 agosto 2025 – E’ con profondo cordoglio che l’Italia saluta Pippo Baudo, simbolo indiscusso della televisione italiana, scomparso all’età di 89 anni in serata a Roma. Baudo si è spento serenamente presso il Campus Biomedico di Roma, circondato dall’affetto dei suoi cari e confortato dai sacramenti, in un ultimo momento di pace.
Pippo Baudo, noto per la sua inconfondibile eleganza e il suo carisma, ha dedicato oltre sessant’anni della sua vita al mondo dello spettacolo, diventando uno dei volti più amati e riconoscibili della televisione italiana. Il suo percorso professionale è costellato di successi straordinari, tra cui la conduzione di ben tredici Festival di Sanremo, un record che lo colloca al fianco di altre leggende come Mike Bongiorno e Amadeus. In particolare, ha realizzato il prodigioso compito di condurre cinque edizioni consecutive del festival, dal 1992 al 1996, dimostrando una padronanza e un’affinità con il palcoscenico che pochi possono vantare.
Nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, Baudo è stato un innovatore e un pioniere nel panorama televisivo italiano. È stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un riconoscimento che gli è stato conferito dal Presidente Sergio Mattarella il 22 settembre 2021 al Quirinale. La carriera di Baudo è stata costellata da numerosi programmi di successo. Dalla storica “Canzonissima” a “Domenica in”, passando per “Fantastico” e “Serata d’Onore”, ha saputo catturare l’attenzione di milioni di telespettatori con il suo stile unico e coinvolgente.
L’ultima apparizione pubblica di Pippo Baudo risale alla celebrazione per i 90 anni di Pierfrancesco Pingitore. Pur apparendo in sedia a rotelle, il leggendario presentatore si mostrava sorridente, circondato dalla calda presenza di amici e colleghi che hanno condiviso con lui un pezzo fondamentale della storia televisiva italiana. Un’immagine toccante, quella di un grande maestro che, anche nel corso degli ultimi anni della sua vita, non ha mai perso il suo spirito ed entusiasmo per il mondo dello spettacolo.
A parte il suo straordinario talento come conduttore, Pippo Baudo era anche un appassionato di musica, con un sogno mai realizzato di diventare direttore d’orchestra. La sua ammirazione per la genialità musicale lo ha portato a scoprire e sostenere talenti straordinari, da Laura Pausini a Lorella Cuccarini, molti dei quali devono a lui la loro fama e riconoscibilità. Come egli stesso ha dichiarato, “dirigere tanti musicisti è davvero un’emozione indescrivibile”, un modo per esprimere l’amore profondo che nutriva per l’arte musicale.
Nonostante i numerosi traguardi della sua carriera, Baudo ha portato con sé un rimpianto profondo: non aver avuto l’opportunità di lavorare con Raffaella Carrà, la regina della televisione italiana. In occasione della sua scomparsa, Baudo si era mostrato commosso, rivelando una vulnerabilità e un affetto genuino per una delle sue colleghe più iconiche.
Con oltre 150 programmi all’attivo, Pippo Baudo ha sperimentato il successo in vari ambiti, sia nella televisioni che nel mondo musicale, scrivendo anche brani per altri artisti. Laureato in giurisprudenza, Baudo aveva deciso di seguire la sua passione per il palcoscenico, trasferendosi a Roma con il sogno di conquistare il piccolo schermo. Il suo esordio avvenne casualmente nel 1966 con “Settevoci”, un programma che segnò l’inizio di una carriera stellare. L’anno successivo, insieme a Corrado, Enzo Tortora e Mike Bongiorno, partecipò a “Sabato Sera”, mentre il suo primo incontro con il Festival di Sanremo avvenne nel 1968, quando presentò l’evento insieme a Luisa Rivelli.
Pippo Baudo non è solo un nome, ma un’istituzione, un punto di riferimento che ha segnato la storia della televisione italiana e che continuerà a vivere nella memoria collettiva. Superpippo, come affettuosamente veniva chiamato, ha saputo incantare e intrattenere generazioni intere, lasciando un’eredità che nessuno potrà mai dimenticare.
Canzonissima, Luna Park, innumerevoli edizioni di Domenica in, l’amato festival che ha dominato per una vita tra il ’68 e il 2008 e poi Fantastico con le debuttanti Parisi e Cuccarini negli anni Ottanta che sono stati gli anni d’oro della sua dorata carriera, e poi ancora Serata d’onore e Novecento, spesso format da lui ideati. Talent scout d’eccezione ha portato alla ribalta tra i tanti Al Bano, Gigi D’Alessio, Alessandra Martinez, Tosca D’Aquino, Beppe Grillo, il Trio Solenghi-Lopez-Marchesini, Eros Ramazzotti, Barbara D’Urso, Andrea Bocelli, Giorgia, Irene Grandi, Gianluca Grignani, Anna Tatangelo ma non Fiorello, che scartò ad un provino rammaricandosene per sempre. Nel ’91 ci fu un attentato dinamitardo alla sua casa di Santa Tecla in Sicilia per essersi scagliato contro la mafia durante una commemorazione del giudice Chinnici (fortunatamente la villa era vuota quella notte). Nel 1986 ha rischiato anche una crisi internazionale con l’Iran durante il ‘Fantastico 7’ da lui condotto a causa di uno sketch del trio Lopez, Solenghi, Marchesini sull’Ayatollah Khomeini e nella stessa edizione ci fu il monologo dell’allora comico Beppe Grillo contro Craxi che costò al ligure l’esilio dalla Rai. Fantastico 7 fu un caso anche per lui: criticato dall’allora presidente della Rai Enrico Manca che definì Baudo ‘nazional-popolare’, Pippo risentito passò all’emergente Fininvest, salvo recedere il contratto l’anno dopo, cedendo per penale il palazzo nel centro di Roma a Silvio Berlusconi. Baudo ha attraversato nei suoi programmi i temi difficili della storia contemporanea e della cultura, dando spazio a libri, spettacoli teatrali, film d’autore, e conducendo interviste a scrittori, registi, attori (come Moravia, la Fallaci, Arbasino, Montanelli).
Baudo ha avuto cinque legami – Mirella Adinolfi (da cui ha avuto Alessandro, riconosciuto dopo anni), Angela Lippi (da cui ha avuto la figlia Tiziana), Alida Chelli, Adriana Russo e Katia Ricciarelli che ha sposato con sfarzo a Catania nel 1986 (e da cui ha divorziato nel 2007). La Rai ne ha festeggiato i 60 anni di carriera con Buon Compleanno.
La mancanza di Pippo Baudo si farà sentire profondamente, ma il suo spirito, il suo amore per la musica e il suo ineguagliabile talento rimarranno sempre impressi nel cuore degli italiani.