Home Attualità Pizzaballa: “La flottiglia non aiuta Gaza”. Sciopero generale e scontro politico in Italia

Pizzaballa: “La flottiglia non aiuta Gaza”. Sciopero generale e scontro politico in Italia

Redazione

Il Patriarca latino di Gerusalemme invita alla prudenza: “Un confronto diretto non porta nulla alla gente di Gaza”. Il governo Meloni parla di “iniziativa irresponsabile” e propone corridoi umanitari alternativi, respinti dagli attivisti. La CGIL e altri sindacati proclamano uno sciopero generale il 3 ottobre, giudicato illegittimo dalla Commissione di Garanzia. Mentre la flottiglia prosegue verso la Striscia, il Paese si divide tra solidarietà, sicurezza e tensioni sociali

ROMA, 3 ott. 2025 – La nuova flottiglia umanitaria diretta a Gaza riaccende tensioni nel Mediterraneo e in Italia. La Global Sumud Flotilla, circa 50 imbarcazioni con a bordo attivisti, medici e giornalisti – tra cui diversi italiani – è in rotta verso la Striscia. Undici navi sono partite dai porti italiani e dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.

Durante la navigazione alcune imbarcazioni hanno subito attacchi da droni al largo di Creta. Il governo segue da vicino la vicenda, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che parla di “operazione ad alto rischio” e ribadisce l’impegno a tutelare i connazionali.

Sul caso è intervenuto il Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, che invita alla prudenza: “Un confronto diretto non porta nulla alla gente di Gaza, non cambia la loro situazione”. Il cardinale aveva sostenuto la proposta italiana di un corridoio umanitario via Cipro e Ashdod, sotto la supervisione del Patriarcato, ma l’ipotesi è stata respinta dagli organizzatori.

Pizzaballa, pur riconoscendo le buone intenzioni degli attivisti, auspica che l’attenzione internazionale torni “sul dramma reale della popolazione civile”, trasformando la partecipazione in un’energia positiva.

La vicenda ha avuto riflessi immediati in Italia. La CGIL, insieme a USB e Cobas, ha proclamato per il 3 ottobre uno sciopero generale con manifestazioni in numerose città. La Commissione di Garanzia lo ha definito “illegittimo” per mancanza di preavviso, ma i sindacati difendono la mobilitazione come risposta necessaria.

La posizione del governo

La premier Giorgia Meloni ha definito la flottiglia “un’iniziativa irresponsabile”, sostenendo che gli aiuti umanitari dovrebbero passare “per canali ufficiali e sicuri”. Sugli scioperi, la presidente del Consiglio ha criticato le sigle sindacali accusandole di “strumentalizzare politicamente una crisi internazionale” e di creare disagi senza incidere sulla realtà di Gaza.

 

Mentre la flottiglia prosegue la sua rotta verso Gaza, resta incerto l’esito della missione. Per i promotori è un atto di solidarietà, per i critici un gesto simbolico che rischia di aumentare le tensioni senza produrre benefici concreti.

CONTESTO STORICO

Il termine “Flottiglia per Gaza” richiama una delle vicende più controverse degli ultimi decenni nel Mediterraneo: missioni navali organizzate da reti internazionali di attivisti per rompere l’embargo imposto su Gaza e portare aiuti umanitari alla popolazione civile.

Dalle origini al dramma del 2010. La prima Freedom Flotilla balzò agli onori delle cronache il 31 maggio 2010, quando la nave turca Mavi Marmara fu assaltata in acque internazionali dalla marina israeliana. Morirono dieci attivisti e l’episodio aprì una crisi diplomatica senza precedenti tra Israele e Turchia, attirando la condanna di numerosi organismi internazionali. Da allora, altre spedizioni hanno tentato di raggiungere Gaza, quasi sempre fermate prima dell’arrivo, ma con un forte valore simbolico e mediatico.

Oggi, a distanza di quindici anni, la vicenda è tornata al centro del dibattito. Una nuova spedizione, la Global Sumud Flotilla, con circa 50 imbarcazioni a bordo di attivisti, medici e giornalisti – tra cui diversi italiani – è diretta verso Gaza. Le navi hanno subito attacchi da droni al largo di Creta e pressioni diplomatiche lungo il percorso, ma continuano la rotta. Undici imbarcazioni partite dall’Italia sono attese nei prossimi giorni al largo della Striscia.

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