Roma, 24 ott. (Adnkronos Salute) – “La malattia meningococcica resta rara, ma nei casi in cui si manifesta può avere esiti letali in una percentuale molto alta. Per questo è essenziale raggiungere coperture vaccinali più elevate, possibilmente vicine al 95%, come per le vaccinazioni obbligatorie”. A lanciare l’appello è Paolo Castiglia, professore ordinario di Igiene all’università di Sassari, intervenuto al Congresso Siti-Società italiana di igiene, in corso a Bologna. Secondo Castiglia, la vaccinazione anti-meningococcica “soffre di una minore adesione rispetto ad altre, come l’anti-pneumococcica, che invece beneficia della co-somministrazione con l’esavalente nell’infanzia”. L’esperto invita dunque a “individuare nuovi strumenti organizzativi e comunicativi per recuperare le coperture, perché ogni mancata vaccinazione è una possibile vita a rischio – avverte – Non possiamo accontentarci di percentuali discrete: l’obiettivo deve essere la protezione collettiva”. A tale proposito, per Castiglia l’informazione ai genitori e l’integrazione dei calendari vaccinali possono essere “leve fondamentali per riportare il Paese ai livelli raccomandati”. In particolare, è “fortemente raccomandata la vaccinazione” anti-meningococcica “nell’’adolescenza che, dopo la prima infanzia, rappresenta la seconda età a più alta incidenza di malattia meningococica – osserva l’igienista – oltre a essere l’età a maggiore prevalenza e dove si ha una maggiore letalità. Queste indicazioni – prosegue – sono state date dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale, dando facoltà alle Regioni, sulla base del loro contesto epidemiologico, di promuovere questa vaccinazione. Noi abbiamo al momento 2 vaccini che sono sicuri ed efficaci per questa età. Uno di questi è quello che è già stato utilizzato nell’infanzia o nell’età prescolare: chi avesse già effettuato questo vaccino – consiglia lo specialista – può fare semplicemente una dose booster. Chi invece non è mai stato vaccinato deve cominciare un nuovo ciclo a 2 dosi”.”Alcune Regioni offrono gratuitamente questa vaccinazione – evidenzia Castiglia – altre lo stanno introducendo. I genitori che vogliono vaccinare i propri figli in età adolescenziale devono quindi rivolgersi ai servizi di igiene pubblica per capire qual è lo stato di offerta della Regione. In ogni caso la vaccinazione, qualora non fosse stata ancora offerta e la si voglia fare, può essere fatta con il pagamento di un ticket”. L’auspicio è che “in tempi brevi tutte le Regioni arrivino a offrirlo gratuitamente assieme alle altre vaccinazioni dell’adolescenza”.

