Roma, 27 ott. (Adnkronos Salute) – “Siamo sempre più consapevoli che la salute umana, animale e ambientale sono strettamente interconnesse e dunque non possiamo più considerarle ambiti separati. Con questa consapevolezza, il ministero della Salute ha istituito il Dipartimento One Health, una struttura che colloca l’Italia tra i Paesi europei più avanzati nell’attuazione di questo approccio. Il dipartimento non è un atto formale, ma uno strumento operativo e intersettoriale, nato per coordinare politiche che coinvolgono sanità pubblica, veterinaria, ambiente e sicurezza alimentare”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo all’evento ‘One health: educazione, ricerca e cooperazione per un futuro sostenibile’, tenutosi alla Camera dei deputati e dedicato alla presentazione della rete formativa istituita dalla Facoltà di Medicina dell’università di Roma Tor Vergata per il corso di laurea in Medicina veterinaria. “Le grandi sfide del nostro tempo, dalle zoonosi emergenti alla resistenza antimicrobica, dai cambiamenti climatici alla sicurezza alimentare – sottolinea Schillaci – richiedono risposte integrate e fondate sulla collaborazione tra istituzioni e discipline diverse. In questa direzione lavoriamo ogni giorno con i ministeri dell’Ambiente, dell’Agricoltura, dell’Università e della Ricerca, e con le agenzie internazionali affinché educazione e formazione diventino pilastri del modello italiano One Health. Solo attraverso percorsi formativi multidisciplinari possiamo formare i professionisti del futuro, capaci di operare in una logica di cooperazione nazionale e internazionale. A tale riguardo abbiamo avviato un progetto dedicato alla formazione di esperti, decisori e studenti sugli ambiti One Health. Parallelamente, abbiamo rafforzato la sinergia con le agenzie europee di valutazione del rischio, integrando la valutazione scientifica con la gestione delle politiche sanitarie. Questo approccio ci consente di anticipare le emergenze e di prendere decisioni basate su solide evidenze scientifiche. Un esempio concreto – evidenzia il ministro – è la lotta all’antimicrobico resistenza, che riguarda la salute umana, animale e ambientale. Oggi con il sistema Classifarm, riconosciuto come best practice internazionale, promuoviamo l’uso responsabile degli antibiotici e la sostenibilità delle pratiche agricole e zootecniche. Prevenire la diffusione di antibiotici nell’ambiente e monitorare le acque reflue significa proteggere la salute delle generazioni future. Anche la sicurezza alimentare è un pilastro dell’approccio One Health: dal suolo in cui nascono i nostri alimenti alla salute degli animali, fino alla tavola. Garantirla significa tutelare la salute pubblica e preservare la biodiversità”.”Con il Pnrr abbiamo investito risorse importanti per rendere il nostro sistema sanitario più efficace, equo e capace di fronteggiare gli impatti sanitari legati ai rischi ambientali e climatici. Il nostro obiettivo è costruire un sistema sanitario capace di proteggere la salute nella sua accezione più ampia, promuovendo una cultura della responsabilità condivisa tra istituzioni, ricerca e cittadini”, conclude Schillaci.

