Lungo il filo dei ricordi del Maestro Carmelo Garofalo, al quale è dedicata PaeseItaliaPress.it, nostra testata partner. Dalle pagine di Messina Sera del 10 marzo 1969 riaffiorano gli appunti di viaggio in Israele dell’ indimenticabile Professore Garofalo: non soltanto un Maestro di giornalismo, ma soprattutto di vita.
Ripercorrendo oggi quelle righe, ritroviamo lo sguardo attento e umano di chi sapeva trasformare l’esperienza in racconto, l’inchiostro in emozione.
di Mimma Cucinotta e Domenica Puleio
Da Messina Sera 10/03/1969 Fondato e diretto da Carmelo Garofalo
Shalom!
10 febb. 1969 – La carta da visita per un viaggio in Israele è data dalla EL – AL, la compagnia di bandiera che vanta una flotta aerea tra le più moderne e più sicure del mondo, non soltanto dal punto di vista tecnico ma anche di difesa dai terroristi che in questi ultimi tempi l’ hanno seriamente minacciata.
A bordo dei suoi Boeing, che solcano i cieli del mondo, le hostess sono ambasciatrici di grazia e di cortesia, così come gli steward sono messaggeri di sollecitudine e di ospitalità. Tutto è lindo, luminoso, confortevole, in un mondo particolare, allietato da musiche israeliane in sottofondo, in un clima che anticipa tutta Israele.
In un viaggio fantastico attraverso questa terra, le città modernissime, che svettano imponenti persino in pieno deserto, i luoghi santi, le dune giallo – oro trasformate in giardini rigogliosi, i kibutzim, le vecchie frontiere e le nuove, che dopo la guerra lampo dei sei giorni hanno data una sicurezza più concreta, gli incontri con uomini politici, con amministratori ebraici e arabi, con i generali dei posti chiave, con gli operatori economici e turistici, con onorevoli parlamentari, con funzionari dei Ministeri, con i cittadini di ogni rango, ci hanno dato di Israele una visione nuova, impensabile, che diamo ai nostri lettori, anche con la riproduzione di alcuni servizi del nostro Direttore editi dalla “Gazzetta del Sud”.
Carmelo Garofalo ha compiuto un viaggio tra i più interessanti, soprattutto per i contatti avuti con personalità di ogni livello. Il nostro giornale, nell’elencare i nomi, in omaggio alla tradizione israeliana senza tener conto di gerarchie e di gradi, di precedenze protocollari e di differenze sociali, esprime un vivo ringraziamento per le cortesie e la larga ospitalità prodigate al nostro Direttore, professor Carmelo Garofalo.
Tutti si sono cooperati per rendere confortevole sotto ogni aspetto il soggiorno in Israele, dai dirigenti e dal personale della compagnia aerea EL – AL a Benjamin Bonney, Consigliere Stampa dell’Ambasciata d’Israele in Roma, al Direttore commerciale Cassuto, a Yochanana T. Erez, Direttore per l’Italia dell’Ufficio nazionale Israeliano del Turismo, a Jossef Hadas, vice direttore del Dipartimento dell’Europa Occidentale del Ministero degli Esteri, al dr. S. Colbi, Direttore degli Affari Cristiani del Ministero dei Culti, a Natan Ben – horin, del Dipartimento Informazioni degli Esteri, a Raphael Migdal, Direttore del Contenzioso del Ministero degli Esteri, a Richard Oestermann, Direttore del Servizio relazioni Pubbliche per l’Estero, al prof. Roberto Bachi, Direttore della Facoltà di Statistica e Demografia dell’Università Ebraica, al dott. Menahem, Direttore del Sacrario dei Martiri e degli Eroi a Yad Va’Shem, al Generale Gazzit.
Interessanti ancora gli incontri con M. Abraham Tiar, Moshe Sardines e la elegante frizzante dinamica Matilda Guez (una polveriera di intelligenza e di abilità organizzativa), deputati de la Knesset (il Parlamento di Israele); con M. Gershon Avner e Joseph Hadas, Direttori generali aggiunti del Ministero degli Esteri, con il Direttore generale del Ministero del Turismo il cui slogan è “Siamo odiati ma non sappiamo odiare”.
Il Direttore generale del Ministero del Turismo, nel consegnarci una pregevole riproduzione artistica della Medaglia offerta a Sua Santità Paolo VI, ha sottolineato: “Israele apre i suoi cuori e le sue porte e dà il benvenuto ai pellegrini, ai turisti e agli stessi tedeschi che appena venti anni dopo la tragica guerra, sono accolti in Israele in un clima di amicizia”.
Grazie anche ai dirigenti dei kibutzim di Ayelet Hashahar, di Yavneh, di Guaresh, a M. Bert Ekert, membro del villaggio collettivista religioso, a M. Nadim Batchis, Segretario del Municipio di Nazareth, a M. Ahmad Sharif Halila, Sindaco di Yafat El Nasira, a M. Yonathan Saboni, del Municipio di Ashdod, a M. Avraham Ofer del Municipio di Tel Aviv – Yafo.
Un ricordo per M. Ben – Horin, che già Consigliere dell’Ufficio stampa a Roma, ci è stato guida preziosissima e cortese; un ricordo ancora per Beniamin Fortis, per Esther Rosemberg, per Mrs. Hanni Arel, per Mrs. Magda Schossberger, per la graziosa Ruth Hanuka che si è accompagnata per la faticosa ascesa a Masada, per Dalia Kisiel, ambasciatrice dell’Alitalia a Tel – Aviv.
Un riconoscimento all’ Hotel du Roi David di Gerusalemme, al ristorante Chez Simon di Gerusalemme all’ Hotel Ayelet Hashahar, all’ Hotel Dan di Tel – Aviv, all’ Hotel Mai Ami di Ashdod, all’Albergo Neot Midbar di Beer – Sheva, all’ Hotel Nof Arad di Arad, al ristorante Tarshish di Yafo a Tel – Aviv: una catena di ospitalità tra le più moderne e le più ricche di ogni comfort per il turista e di squisite caratteristiche pietanze.
Grazie, ancora, un grazie particolare alle molto reverende Suore del Monastero di Sion a Gerusalemme e del Monte delle Beatitudini che ci hanno fatto soprattutto comprendere, con mistiche funzioni nel corso delle quali ci siamo accostati con riverente devozione alla Mensa Eucaristica, come in terra di Israele, in un mondo di contraddizioni e di contrasti, poteva avere avuto i natali Gesù Cristo e vivere il dramma umano il Figlio di Dio.
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Lungo il filo dei ricordi del nostro Maestro Carmelo Garofalo, al quale è dedicata la testata PaeseItaliaPress.it.
Dalle pagine di Messina Sera del 10 marzo 1969 riaffiorano gli appunti di viaggio in Israele del nostro indimenticabile Professore Carmelo Garofalo, che per noi non fu soltanto un Maestro di giornalismo, ma soprattutto di vita.
Ripercorrendo oggi quelle righe, ritroviamo lo sguardo attento e umano di chi sapeva trasformare l’esperienza in racconto, l’inchiostro in emozione.
Abbiamo voluto riproporre il suo reportage dal titolo “Shalom!”, riportandolo alla luce grazie al lavoro di ricerca che nella seconda metà degli anni 2000 abbiamo svolto nella rinnovata redazione de “L’Eco del Sud (Messina Sera)”, di quella redazione di Viale Principe Umberto, 67 che sapeva di carta oleata e profumo di giornalismo vissuto.
Un omaggio affettuoso e riconoscente a chi ci ha insegnato che fare giornalismo significa vivere ogni storia con passione e autenticità


