Home Attualità 8 dicembre 1980, l’ultimo giorno di John Lennon

8 dicembre 1980, l’ultimo giorno di John Lennon

Mimma Cucinotta

L’amore con Yoko Ono, lo scioglimento dei Beatles e l’omicidio che cambiò per sempre la storia della musica (8 dicembre 1980 – 8 dicembre 2025)

8 dicembre 1980 – 8 dicembre 2025

L’8 dicembre 1980 il mondo della musica fu scosso dalla notizia della morte di John Lennon, ucciso davanti alla sua abitazione al Dakota Building di New York. Lennon aveva 40 anni. Accanto a lui, nella vita e nell’arte, c’era Yoko Ono, che al momento della tragedia aveva 47 anni.

John Lennon era nato a Liverpool nel 1940 ed era stato tra i fondatori dei Beatles. Con Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr trasformò la scena musicale degli anni Sessanta portando il pop verso nuove forme espressive.

Dopo lo scioglimento del gruppo nel 1970 proseguì la carriera da solista con brani che divennero simboli di libertà creativa, come Imagine e Give Peace a Chance, Strawberry Fields Forever fondendo rock, pop e folk con testi profondi e messaggi universali di pace e amore.

L’incontro con Yoko Ono nel 1966 segnò una svolta nella sua vita. Yoko era un’artista legata all’avanguardia internazionale e unì la sua ricerca concettuale con quella di Lennon. Si sposarono il 20 marzo 1969 a Gibilterra. La loro unione modificò equilibri già fragili all’interno dei Beatles.

Una parte del pubblico identificò in Yoko la causa della separazione del gruppo, ma la decisione fu di Lennon. Nel 1969 comunicò agli altri tre di voler interrompere l’esperienza dei Beatles. In seguito Yoko dichiarò di non aver mai chiesto a Lennon di lasciare la band.

La sera dell’8 dicembre 1980 Lennon stava rientrando al Dakota dopo una sessione in studio. Fu avvicinato da Mark David Chapman, un fan che poche ore prima aveva ottenuto un autografo. Chapman era ossessionato da Lennon, soffriva di gravi disturbi mentali e cercava fama: scelse Lennon come vittima per attirare attenzione. Anni dopo ammise: “L’ho fatto per il mio ego. Sapevo che era sbagliato, ma volevo la sua fama”. Chapman estrasse un’arma e sparò. Lennon fu portato al Roosevelt Hospital, dove venne dichiarato morto.

Nei giorni successivi Yoko Ono chiese rispetto e silenzio. In una nota pubblica scrisse poche parole: “John loved and prayed for the human race. Please pray the same for him (John amava e pregava per il genere umano. Per favore, pregate lo stesso per lui)”. Scelse di non celebrare funerali pubblici e invitò le persone a unirsi in un momento di riflessione.

Anni dopo, il figlio Sean Ono Lennon ha raccontato la vita della madre dopo la perdita, spiegando che non ha mai superato quel legame e ha continuato a parlare ogni giorno di John in casa, come se la presenza del padre non fosse mai svanita del tutto. In una dichiarazione recente Yoko ha spiegato che l’incontro con Lennon cambiò la sua vita e il modo in cui veniva percepita, e che ancora oggi il suo lavoro è segnato dalla loro storia.

Yoko Ono non si è mai risposata. Dopo la morte di Lennon ebbe una lunga relazione con l’artista e designer Sam Havadtoy, durata fino agli anni Novanta, restando però sempre legata al nome e al ricordo di Lennon. Oggi ha 92 anni e continua a essere una figura rilevante nel mondo dell’arte contemporanea, con opere e testimonianze che raccontano il percorso condiviso con John e l’impronta lasciata dalla loro storia. Lasciata dalla musica di John Lennon senza tempo, capace di emozionare generazioni con sincerità, idealismo e umanità.

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