Il saggio di Mimma Cucinotta per il volume In Orizzonte di tempo, Solfanelli Editore (2025) -direzione scientifica Pierfranco Bruni, a cura di Franca De Santis . Casanova Delon due uomini due epoche un parallelo esistenziale
di Susanna Consolo *
“Esistono pensieri, idee e persone che attraggono come magneti. Sprigionano energia. Segni non visibili che si avvertono. Si percepiscono come potenti reazioni in una filigrana di sensazioni indelebili nel tempo.” Così Mimma Cucinotta, giornalista e direttore responsabile della testata PaeseItaliaPress.it, apre il suo saggio Due leggende in una storia tra epoche, delineando da subito il nucleo concettuale della seduzione come forza culturale e antropologica capace di attraversare epoche differenti. Nel tracciare l’incontro ideale fra Giacomo Casanova e Alain Delon, Cucinotta colloca la seduzione non in superficie, ma come vettore di tensioni esistenziali, intelligenti e profonde. Il contributo, rappresenta uno dei fili originali e trasversali del volume collettaneo In Orizzonte di tempo. Una vita da Casanova(Solfanelli Editore, 2025), nato nell’ambito del Progetto Casanova 300 e inserito nelle celebrazioni ufficiali del trecentenario della nascita di Casanova promosse dal Ministero della Cultura, che prende forma grazie alla direzione scientifica di Pierfranco Bruni e alla curatela di Franca De Santis.


Bruni, con competenza e visione critica, come per tutte le sue produzioni letterarie, ha coordinato i contributi e definito il progetto culturale e metodologico del volume, creando un laboratorio interdisciplinare in cui storia, filosofia, letteratura e antropologia dialogano con coerenza e profondità. La curatela di De Santis garantisce un equilibrio editoriale e la qualità complessiva dei saggi, offrendo una cornice strutturale coerente e armoniosa in cui ogni contributo trova piena valorizzazione.
Il saggio di Cucinotta si distingue per eleganza argomentativa e profondità interpretativa. Piuttosto che limitarsi a un confronto biografico, l’autrice esplora il parallelismo qualitativo fra le due figure. L’intelletto e la tensione verso la perfezione di Casanova, e l’intelligenza, la disciplina e l’attenzione all’arte di Alain Delon. Cucinotta restituisce a entrambi il ruolo di culturale la cui presenza trascende il loro tempo, appartenendo a un orizzonte di senso che supera settori disciplinari e periodi storici.
A complemento della lettura proposta da Mimma Cucinotta, due interviste storiche a Delon offrono elementi di contestualizzazione sulla figura culturale e artistica dell’attore, pur non facendo parte del saggio:
Gianni Bisiach (1974): per il programma Incontri della Rai, trasmessa il 2 agosto 1974. L’intervista consente di approfondire la vita e la riflessione di Delon sull’arte della recitazione, sulla disciplina e sul rapporto tra volontà e destino (raistoria.it)
video: Un’ora con Alain Delon – Gianni Bisiach (1974) su YouTube
Lello Bersani (1967): per la serie Cronache del cinema e del teatro, evidenzia la visione di Delon sul teatro come esperienza formativa e sulla disciplina della recitazione (Rai.Teche – Alain Delon e, Dio creo il divo.
Video YouTube – Alain Delon – intervista di Lello Bersani (1967) Alain Delon sul set del film “Adieu l’ami”, “Due sporche carogne – Tecnica di una rapina” in italiano, di Jean Herman con Alain Delon, Charles Bronson, Brigitte Fossey (1967)
Queste interviste, pur non incluse nel saggio, arricchiscono la cornice interpretativa proposta dalla recensione, mostrando un Delon riflessivo e disciplinato, qualità che lo avvicinano sotto molti aspetti a Casanova pensatore.
Dal punto di vista stilistico, il saggio procede con un linguaggio controllato e preciso, capace di bilanciare rigore concettuale e accessibilità. Cucinotta valorizza la dimensione metafisica della seduzione e del mito, considerandola non come astrazione, ma come elemento costitutivo delle costruzioni culturali che attraversano tempo.

Due leggende in una storia tra epoche rappresenta, nel contesto di In Orizzonte di tempo, uno dei contributi più distintivi per approccio interpretativo e per la capacità di coniugare analisi culturale, letteraria e antropologica senza perdere di vista la leggibilità. Pur emergendo per forza narrativa e originalità, il saggio si inserisce armoniosamente in un corpus di lavori che delineano un quadro ricco e multidimensionale della figura casanoviana nelle sue molteplici declinazioni culturali.

Il volume testimonia la vitalità di una riflessione interdisciplinare sul mito e sulla seduzione, restituendo allo studio di Casanova un ventaglio di interpretazioni che dialogano tra loro. Il contributo di Cucinotta arricchisce un approccio critico e ben documentato nel panorama degli studi contemporanei, sotto la guida esperta e attenta di Bruni.
- già docente universitaria
@Riproduzioneriservata

