Un memoir soave che si snoda su due piani intrecciati. Quello tangibile, dove la riscoperta delle radici familiari coincide con il luogo natale di Blasco il cagnolone ammalato. E quello parallelo, intriso di emozioni per l’aiuto ricevuto dai familiari dell’autrice durante la Seconda Guerra mondiale. È solo un cane (dicono). La storia continua…” La riproposta di uno dei libri di maggior successo di Marina Morpurgo e di Astoria Edizioni
Di Mimma Cucinotta
Attraverso una coincidenza sorprendente, la decisione di intraprendere un viaggio che è tanto reale quanto profondamente intimo. Marina Morpurgo, giornalista milanese e autrice di opere di eccelsa sensibilità, ci regala un racconto che intreccia esperienze personali simbolo di salvezza e solidarietà umana con la storia del suo cane, Blasco, affetto profondo e complicità. Mentre si trova di fronte alla malattia che ha colpito il suo amato cagnolone, le memorie della sua famiglia e la storia dei suoi nonni materni in fuga verso la Toscana emergono con vigore. Gambassi, un paesino della provincia di Firenze sconosciuto ai più rivela le sue radici complesse: qui è nato Blasco, simbolo di una solidarietà umana che si intreccia con il passato tormentato della famiglia dell’autrice.
” È solo un cane (dicono). La storia continua…” La riproposta di uno dei libri di maggior successo di Astoria Edizioni.

Il memoir soave di Morpurgo esplora le connessioni profonde tra la vita dell’autrice e quella del suo amico a quattro zampe, ponendo in luce una serie di coincidenze straordinarie che si rivelano essere nodi critici della narrazione della memoria.
In questo contesto, il viaggio di Morpurgo si snoda su due piani: quello reale, tangibile, dove la riscoperta delle radici familiari si intreccia con la geografia del luogo natale di Blasco; e quello parallelo, intriso di emozioni e ricordi, che la porta a riflettere sulla Shoah, sull’aiuto ricevuto dai suoi familiari durante la Seconda Guerra mondiale evitando la deportazione nazifascista. L’incontro tra la storia della sua famiglia e la figura di Blasco diventa così portatore di significati complessi, in cui l’amore e la memoria giocano un ruolo cruciale.
Morpurgo, scrittrice sensibile e attenta, dichiara che la sua “poetica” è guidata dalla volontà di essere chiari senza banalizzare. In questo memoir, il lettore è accompagnato in un viaggio che ha il potere di toccare corde profonde, dove l’affetto per un cane si sposa con l’empatia verso la storia toccante dei propri nonni. La comunità di Gambassi diventa un microcosmo di incontri e salvezze, un territorio in cui, malgrado le ombre dell’orrore passato, emergono storie di generosità e umanità.
«È solo un cane» è una frase che potrebbe facilmente sminuire l’importanza di una vita, ma Morpurgo ci invita a guardare oltre questa apparente semplicità. Sottolinea come ogni atto di amore, grande o piccolo, possa scavare profondo nell’anima e come le coincidenze, lungi dall’essere meri eventi casuali, possano rappresentare le interconnessioni che uniscono storie di vita in modi imprevedibili. Questo approccio permette all’autrice di esplorare temi di speranza, resilienza e il delicato equilibrio tra perdita e rinascita.
Il tavolo dei ricordi si riempie di volti e nomi, di gesti di solidarietà che hanno permesso alla sua famiglia di superare le avversità. In questa riscoperta delle origini, il lettore è invitato a riflettere sulle proprie esperienze, sugli aiuti ricevuti e su come anche le piccole creature, come un cane, possano insegnarci le più grandi lezioni di vita.
Il libro di Marina Morpurgo uscito per la prima edizione nel 2016, non è soltanto una celebrazione della vita e della memoria, ma un invito a riconoscere la potenza della compassione umana, in tutte le sue forme. Le storie di salvezza, infatti, non conoscono confini; esse ci appartengono tutte,tessendo una trama di esperienze condivise che perdura nel tempo.