Ha valorizzato la cultura popolare, unito generazioni. Ma soprattutto, ha insegnato ciò che resta, l’amore per il proprio lavoro, per la propria terra, per la propria gente. E nel cuore degli italiani, Pippo Baudo ci resterà per sempre
Il 20 agosto 2025 resterà impresso nella memoria come il giorno in cui l’Italia ha detto addio a uno dei suoi più grandi protagonisti della televisione: Pippo Baudo. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo, ma anche nel cuore di milioni di italiani che, per oltre sessant’anni, lo hanno seguito con affetto e ammirazione. Il suo ultimo viaggio lo ha riportato a casa, a Militello in Val di Catania, il piccolo comune siciliano che gli diede i natali e a cui rimase profondamente legato per tutta la vita. Un ritorno carico di emozione, un cerchio che si chiude dove tutto era cominciato.

Il feretro è giunto a Militello dopo due giorni di camera ardente, accolto dalle Istituzioni, da una folla commossa, da parenti, amici e compaesani che non hanno voluto mancare all’ultimo saluto. Le strade del paese erano gremite, e molti hanno seguito la cerimonia dai maxischermi installati fuori dal santuario. Le parole del vescovo Calogero Peri hanno toccato le corde più profonde: “Solo l’amore resta ed è per sempre.” Un pensiero che ben sintetizza ciò che Pippo Baudo ha rappresentato: amore per la sua arte, per il pubblico, per la sua terra.
Tra i momenti più toccanti, la presenza dei figli, Tiziana e Alessandro. Quest’ultimo, definito per anni il “figlio segreto”, ha compiuto un lungo viaggio dall’Australia per essere presente al funerale. La sua testimonianza ha svelato un lato più intimo e umano di Baudo, al di là delle luci della ribalta: un padre che, pur con distanze e silenzi, ha lasciato un’impronta d’affetto nei ricordi dei suoi cari. “Ci vedevamo poco, ma gli ho sempre voluto bene,” ha detto Alessandro, con emozione. Il racconto di un video amatoriale in cui Pippo insegna l’italiano al piccolo Sean, nipote australiano, restituisce la dolcezza di un uomo che, pur da lontano, cercava di trasmettere le sue radici.

Non meno simbolico il tributo arrivato da chi con Pippo Baudo ha condiviso amicizia e televisione. Michele Guardì, regista ha ricordato come Baudo avesse fatto della scoperta dei talenti la sua missione: “Diceva sempre: ‘l’ho inventato io’. E spesso aveva ragione.” A lui si devono i primi passi artistici di molti volti noti della televisione, tra cui Lorella Cuccarini, presente anche lei alle esequie. “Ho perso un papà,” ha dichiarato, esprimendo un dolore che travalica i confini della carriera per toccare quelli dell’affetto più autentico. Il loro abbraccio, quello tra Lorella e Dina Minna — storica assistente e amica — è stato l’immagine di un legame costruito su stima, rispetto e vicinanza umana.
Dina Minna ha raccontato di un viaggio d’addio carico di commozione: “La gente in autostrada ci superava mandandogli baci. Non ce lo aspettavamo.” E forse è proprio questo il segno più tangibile di cosa abbia rappresentato Pippo Baudo per il pubblico italiano: una presenza costante, familiare, capace di entrare nelle case con eleganza, ironia e intelligenza. Un uomo che sapeva comunicare, che parlava il dialetto con i suoi paesani ma che riusciva a tenere incollata tutta l’Italia davanti alla TV.
L’assenza di Katia Ricciarelli, sua ex moglie, non ha diminuito il senso di amore diffuso che ha circondato questa giornata. Colpita da un infortunio, ha scelto di ricordarlo da lontano, con parole semplici e sincere: “Me lo porterò nella testa e nel cuore.” Un sentimento che accomuna milioni di italiani.
Il funerale, trasmesso in diretta su Rai Uno, è stato un evento nazionale, eppure ha conservato il sapore di una cerimonia intima, autentica. Militello non ha salutato solo un grande della televisione, ma un figlio che, pur tra mille successi, non ha mai dimenticato le sue origini. Come ha ricordato don Giulio Albanese durante l’omelia, Pippo gli confidò che il successo non basta a rendere felici. Una riflessione di grande umanità, che risuona come un’eredità morale.

Con la sua scomparsa si chiude un’epoca della televisione italiana. Pippo Baudo era un gigante, ma anche un uomo. Ha saputo far ridere, commuovere, riflettere. Ha scoperto talenti, valorizzato la cultura popolare, unito generazioni. Ma soprattutto, ha insegnato che l’amore – per il proprio lavoro, per la propria terra, per la propria gente – è ciò che davvero resta. E nel cuore degli italiani, Pippo Baudo ci resterà per sempre.
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