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Fallaci e Magli, due voci profetiche unite nel monito: “Riprendiamoci l’Europa”

Redazione

In occasione dell’anniversario della morte di Oriana Fallaci (16 settembre 2006), torna attuale il tema dell’identità europea, rilanciato dal saggio Riprendiamoci l’Europa prima che sia tardi, firmato dalle giornaliste Mimma Cucinotta e Silvia Gambadoro e contenuto nel volume Ida Magli. Cercatrice di verità (Luigi Pellegrini Editore, 2025), ideato e scientificamente diretto da Pierfranco Bruni per il Ministero della Cultura Il saggio al volume mette a confronto le visioni critiche di Fallaci e Magli, voci profetiche sull’Europa rispetto alle crisi attuali

Nel giorno dell’anniversario della morte di Oriana Fallaci (16 settembre 2006), tra le voci più libere, coraggiose e controcorrente del panorama giornalistico e culturale del Novecento, torna centrale una riflessione profonda sull’Europa e sulla sua identità smarrita. A riaccenderla è il saggio “Riprendiamoci l’Europa prima che sia tardi”, firmato dalle giornaliste Silvia Gambadoro e Mimma Cucinotta, all’interno del volume Ida Magli. Cercatrice di verità (Luigi Pellegrini Editore, settembre 2025) ideato e diretto scientificamente da Pierfranco Bruni. Il saggio mette in dialogo Ida Magli e Oriana Fallaci in un tempo in cui l’Europa appare fragile di fronte alle grandi crisi – dalla guerra in Ucraina al conflitto in Medio Oriente – il loro monito è più vivo che mai. Riprendiamoci l’Europa, prima che sia tardi. Non è uno slogan. È una sfida culturale, spirituale e politica.Da raccogliere, oggi.

il saggio Riprendiamoci l’Europa prima che sia tardi delle giornaliste Mimma Cucinotta e Silvia Gambadoro – all’interno del volume Ida Magli. Cercatrice di verità, diretto da Pierfranco Bruni per il Ministero della Cultura – mette a confronto due intellettuali controcorrente che hanno lanciato un allarme profetico sull’Europa e la sua crisi identitaria.

Nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Oriana Fallaci, avvenuta il 16 settembre 2006, celebriamo la memoria di una delle voci più libere, coraggiose e controcorrente del panorama giornalistico e culturale del Novecento. Considerata la giornalista italiana più influente del XX secolo, ha esplorato il mondo alla ricerca della verità. Fallaci ha attraversato la storia contemporanea come inviata di guerra, testimone lucida e impavida dei conflitti che hanno segnato il mondo – dal Vietnam al Medio Oriente – e come intervistatrice di grandi leader del potere, da Henry Kissinger a Khomeini, da Golda Meir a Indira Gandhi. Sostenitrice della rinascita culturale ellenica conobbe le più importanti personalità, tra cui il deputato greco Alexandros Panagulis, del quale fu la compagna dal 1973 fino alla morte di lui nel 1976. La sua scrittura, sempre appassionata e combattiva, ha saputo unire impegno civile, rigore intellettuale e profonda umanità.

Autrice di libri tradotti in tutto il mondo, come Lettera a un bambino mai nato, Un uomo, Insciallah, La rabbia e l’orgoglio, La forza della ragione, Le radici dell’odio, e molti altri anche postumi, Oriana Fallaci ha incarnato una voce scomoda, indipendente, amata e contestata, ma mai indifferente.

Ed è proprio in occasione di questo anniversario che torna centrale una riflessione profonda sull’Europa e sulla sua identità smarrita. A riaccenderla è il saggio “Riprendiamoci l’Europa prima che sia tardi”, firmato dalle giornaliste Mimma Cucinotta e  Silvia Gambadoro, all’interno del volume Ida Magli. Cercatrice di verità (Luigi Pellegrini Editore, settembre 2025) ideato e diretto scientificamente da Pierfranco Bruni per il Ministero della Cultura. Il  saggio è in libreria e sulle piattaforme digitali da settembre 2025.

 

Il saggio Riprendiamoci l’Europa prima che sia tardi di Cucinotta e Gambadoro, mette in dialogo due protagoniste della cultura italiana del secondo Novecento: Ida Magli, antropologa radicale e visionaria, e Oriana Fallaci, giornalista e scrittrice dalla voce potente. Diverse nello stile, vicine nella sostanza: entrambe hanno anticipato la crisi dell’Unione Europea e denunciato il pericolo di un’identità collettiva svuotata di senso.

Fallaci, condanna una Europa debole e complice, incapace di difendere i propri valori. Dopo l’11 settembre, nei suoi libri La rabbia e l’orgoglio e La forza della ragione, lancia un atto d’accusa contro l’islamismo radicale e il relativismo culturale europeo, che – a suo dire – sta dissolvendo secoli di civiltà occidentale. Il multiculturalismo, per lei, non è apertura, ma resa.

Un grido in comune con Magli che dal canto suo, con sguardo antropologico, smonta le fondamenta simboliche dell’Unione Europea: le chiama “rituali del potere”, “burocrazie sacralizzate”, e vede nell’omologazione linguistica e normativa una forma di totalitarismo morbido. Nei suoi libri Contro l’Europa (1997) e La dittatura europea (2010), anticipa ciò che oggi molti denunciano: la perdita di sovranità dei popoli, l’erosione della cultura, la riduzione del cittadino a suddito.

La forza del saggio di Mimma Cucinotta e  Silvia Gambadoro è proprio nel porre in relazione queste due voci profetiche con lo scenario attuale. Fallaci parlava di “invasione culturale” con toni forti e spesso divisivi, ma il suo allarme sulla debolezza morale dell’Europa risuona oggi con inquietante attualità. Magli, a sua volta, metteva in guardia dall’illusione di un’unità calata dall’alto, incapace di rappresentare la reale pluralità dei popoli europei.

Eppure, nel loro grido, non c’era solo denuncia: c’era speranza. La speranza che l’Europa potesse ancora salvarsi, tornando ai principi dei padri fondatori, a una cooperazione fondata sulla libertà, sull’identità e sul rispetto delle differenze, non sull’uniformità. Sulla omologazione.

È difficile leggere Ida Magli e soprattutto è necessario non darle delle etichette… La Magli è stata una donna che ha avversato tutte le etichette. Il suo è un invito continuo a verificare, ad approfondire… a creare sinapsi di pensiero che rafforzino la nostra identità culturale“. Così Pierfranco Bruni, direttore scientifico nel tracciare la linea del progetto editoriale.
Il pensiero critico di Fallaci e Magli invita a resistere al conformismo, a difendere il diritto al dissenso, a non smettere di interrogare il potere.

In un tempo in cui l’Europa appare fragile di fronte alle grandi crisi – dalla guerra in Ucraina al conflitto in Medio Oriente – il loro monito è più vivo che mai.

Riprendiamoci l’Europa, prima che sia tardi.
Non è uno slogan. È una sfida culturale, spirituale e politica.
Da raccogliere, oggi.

@Riproduzione riservata

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Titolo del volume: Ida Magli. Cercatrice di verità
Editore: Luigi Pellegrini Editore
Direzione Scientifica: Pierfranco Bruni – Ministero della Cultura
In libreria e online da: settembre 2025
Saggio segnalato: Riprendiamoci l’Europa prima che sia tardi
Autrici del saggio: Silvia Gambadoro e Mimma Cucinotta

 

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