Nasce l’Osservatorio per la transizione digitale, incaricato di monitorare l’impatto dell’IA sul lavoro. Operativo dal 2026, guiderà una strategia nazionale su competenze, diritti e inclusione. Focus su tutela dei lavoratori e riduzione del divario digitale
Nel cercare di rispondere alla rapida evoluzione digitale, il governo istituisce un nuovo organo di controllo. L’obiettivo è monitorare e guidare l’impatto dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel mondo del lavoro.
L’Osservatorio: tempi e struttura operativa
L’Osservatorio analizza l’impatto che la tecnologia ha nel settore, a partire dalla ricerca di un’occupazione.
Presieduto dalla ministra Marina Calderone, l’organo è composto da istituzioni, autorità, esperti che collaborano per definire una strategia nazionale condivisa. Eppure, l’attenzione principale resterà sui settori e sulle professioni più esposte al cambiamento.
L’organismo si presenta come la risposta italiana all’AI Act. Da questo deriva la necessità di tradurre in azioni concrete gli impegni presi durante i recenti G7.
L’Osservatorio diventerà operativo all’inizio del 2026, con la nomina dei componenti e la pubblicazione di documenti strategici. Si articolerà in:
- Comitato di indirizzo per le decisioni strategiche;
- Commissione etica che coinvolgerà sindacati e imprese;
- 4 Comitati tecnico-scientifici per l’approfondimento di competenze e diritti.
AppLI e Edo: strumenti per l’inclusione
In concomitanza, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali continua con lo sviluppo di AppLi (Assistente personale per il lavoro Italia) e di Edo (Educazione digitale per l’occupazione). I due strumenti hanno l’obiettivo di ridurre il divario digitale italiano rispetto la media europea.
La ministra Calderone, infatti, afferma che le due “sono piattaforme che supportano politiche di formazione e occupazione, garantendo che l’IA non accentui disuguaglianze ma promuova inclusione”.
Tutela e regole
L’implicazione dell’IA in alcuni settori ha portato ad una vera e propria rivoluzione. Il compito del nuovo strumento è quello di tutelare la dignità del lavoratore, i suoi diritti e la qualità del lavoro stesso. Secondo Calderone è necessario anche scrivere regole d’ingaggio per responsabilizzare lavoratori e imprenditori.
Articolo di G.N.


