Home In Evidenza Diario di viaggio: destinazione Croazia, partendo dalle meraviglie di Trieste

Diario di viaggio: destinazione Croazia, partendo dalle meraviglie di Trieste

Simona Maceroni

Partire per La Croazia passando per Trieste, suggestiva citta’ ricca di storia, arte e paesaggi mozzafiato da secoli un ponte tra l’Europa centrale e quella meridionale .

La Croazia, con la sua meravigliosa costa, gli splendidi paesaggi naturali e le cittadine medievali, è una meta che offre diverse possibilità di viaggio, dalla vacanza culturale al giro in barca nei numerosi arcipelaghi, dalle escursioni naturalistiche ai divertimenti notturni.

Raggiungibile molto facilmente dall’Italia in aereo, nave o automobile, tracciamo un itinerario lungo la sua fascia costiera, all’insegna della natura e alla scoperta delle sue città.

Punto di partenza dall’Italia la suggestiva Trieste, capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, affacciata sull’omonimo golfo nella parte più settentrionale dell’Alto Adriatico, che rappresenta da secoli un ponte tra l’Europa centrale e quella meridionale, mescolando caratteri mediterranei, mitteleuropei e slavi.

Canal Grande, Trieste

I primi insediamenti umani nel territorio risalgono al Neolitico, mentre la fondazione di Tergeste come avamposto militare con funzioni di difesa e snodo commerciale viene attribuita dallo storico Strabone alla tribù celtica dei Carni. Dopo la conquista romana nella metà del I secolo a.C, divenne un castrum, ovvero un accampamento dove risiedevano le truppe e un importante porto militare e successivamente, durante il principato di Vespasiano,ricevette lo status di civitas, raggiungendo la ragguardevoledensità di popolazione di 12 mila abitanti.

Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Trieste ha conosciuto un periodo di forte decadimento, riducendosi a un piccolo villaggio di pescatori e nei secoli successivi ha subito diverse dominazioni, dall’Impero bizantino alla Repubblica di Venezia, dall’impero austroungarico a quello napoleonico, mantenendo però, per lo più, lo status di porto franco.

Fra la fine del XIX e l’inizio del XX sec. Trieste è stato uno dei maggiori centri dell’irredentismo italiano, il movimento espressione dell’aspirazione italiana a stabilire territorialmente la propria unità nazionale, liberando le terre soggette al dominio straniero.

Il 10 febbraio 1947 con il Trattato di Parigi fra l’Italia e le potenze alleate, venne istituito il Territorio Libero di Trieste, costituito dal litorale triestino fino all’Istria, perfezionato poi il 5 ottobre 1954con il Memorandum di Londra, che prevedeva il passaggio di Trieste e il suo porto franco internazionale dall’amministrazione militare alleata all’amministrazione civile italiana. Ma solo nel 1975 il Trattato di Osimo sancirà definitivamente la separazione territoriale, rendendo definitive le frontiere fra l’Italia e l’allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, le attuali Slovenia e Croazia.

L’ambiente culturale mitteleuropeo e la particolare storia di Triestene hanno fatto sin dall’Ottocento una capitale letteraria e musa ispiratrice di grandi scrittori anche stranieri, che nella città vissero a lungo, come James Joyce, Gabriele D’Annunzio, Italo Svevo e Umberto Saba, ai quali sono dedicate statue in bronzo disseminate in diversi punti della città.

Trieste ha una scontrosa / grazia. Se piace, / è come un ragazzaccio aspro e vorace, / con gli occhi azzurri e mani troppo grandi / per regalare un fiore; / come un amore / con gelosia

Umberto Saba

 

Il territorio cittadino di Trieste è occupato prevalentemente da un pendio collinare che degrada verso il mare, sul quale si affaccia la piazza più grande d’Europa, la bellissima piazza Unità d’Italia, delimitata da maestosi palazzi ottocenteschi, oggi sede delle amministrazioni cittadine, di un antico albergo e diversi caffè, che sono uno dei simboli della città, sia perché da sempre legata al commercio di questo prodotto sia per i suoi caffè storici, dove erano soliti incontrarsi gli intellettuali.

Proprio di fronte si trova il molo Audace che prende il nome dalla prima nave che riuscì ad entrare nel porto di Trieste dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, da cui si gode un tramonto mozzafiato.

 

Nella parte bassa del colle di san Giusto, sono ancora visibili i resti dell’ antica Tergeste romana, nonostante le numerose costruzioni che si sono affastellate intorno, fra cui spicca senz’altro il cosiddetto arco di Riccardo, una porta romana aperta probabilmente nel I secolo d.C. nelle antiche mura augustee, il cui nome si lega al leggendario passaggio in città di Carlo Magno o di Riccardo Cuor di Leone o più probabilmente alla corruzione popolare del termine latino “cardo “che indica l’asse viario principale che attraversava da nord a sud le città romane.

Una visita a Trieste non può concludersi senza una tappa al castello di Miramare, a picco sulla punta del promontorio di Grignano, a circa 6 km dal centro storico, da cui si gode una vista spettacolare.

Castello di Miramare

Costruito a metà del XIX sec. dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per abitarvi assieme alla consorte Carlotta del Belgio, è immerso in un magnifico parco di circa 22 ettari, caratterizzato da una vasta varietà di piante scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi come ammiraglio della Marina Militare austriaca.

All’interno del castello, ora adibito a museo, si possono ammirare le stanze con arredi dell’epoca originali e la sala del trono recentemente restaurata.

Prima di proseguire verso la Croazia, un’ultima tappa a Cividale del Friuli, città ducale in provincia di Udine fondata nel 568 d.c. da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii, diventata la sede del primo ducato longobardo in Italia e, per alcuni secoli, anche la residenza dei Patriarchi di Aquileia.

 

Cividale del Friuli

Dal 2011 è una delle sedi del sito seriale del Patrimonio Mondiale dell’umanità dell’UNESCO, “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, insieme ad altri sei distribuiti sull’intero territorio italiano, dove si sono conservate meglio le testimonianze longobarde, una sintesi culturale ed artistica tra la tradizione romana, la spiritualità Cristiana, le influenze bizantine e i valori mutuati dal mondo germanico, che segna la transizione fra l’Antichità e il Medio Evo in Europa.

Dopo una doverosa sosta culinaria all’insegna di prelibatezzefriulane, come il frico con patate, il goulash e l’ottima Gubana, siamo pronti a lasciare l’Italia verso la nostra meta: la Croazia!

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