Home Redazione Alleanza medici-cittadini, manifesto per salvare Ssn “Il diritto alla salute, principio fondante della Costituzione italiana, è seriamente a rischio”

Alleanza medici-cittadini, manifesto per salvare Ssn “Il diritto alla salute, principio fondante della Costituzione italiana, è seriamente a rischio”

Agenzia Adnkronos

Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) – Una manifesto per “la salvezza del Servizio sanitario nazionale”. È quello lanciato oggi a Roma dalle organizzazioni sindacali dei medici del Ssn riunite sotto il cappello dell’Intersindacale che rappresenta oltre 120mila dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti del Ssn, insieme alle associazioni di cittadini e pazienti. Il manifesto chiede “a tutte le forze politiche un chiaro impegno in difesa del Ssn pubblico e universale”. “Il diritto alla salute, principio fondante della Costituzione italiana, è seriamente a rischio – evidenzia il manifesto – È in atto, da tempo, un processo di destrutturazione del Servizio sanitario nazionale pubblico che, di fatto, ha minato la sostenibilità, l’equità e l’accesso alle cure, rendendo marginale rispetto alle politiche nazionali un bene inalienabile come la salute degli italiani”. “L’Italia è fanalino di coda per quanto riguarda la spesa sanitaria in Europa, sia per valori pro-capite a parità di potere d’acquisto, sia come percentuale di Pil, con un gap vertiginoso rispetto a Paesi di riferimento come Francia e Germania. Il definanziamento pluridecennale riservato al sistema sanitario pubblico e ai suoi dipendenti ha prodotto non solo un continuo restringimento del perimetro pubblico del servizio sanitario, con la progressiva privatizzazione dei servizi sanitari, ma – si legge nel manifesto – addirittura una crescita esponenziale dell’appalto al privato dei professionisti, sempre più raramente disposti a iniziare o a continuare a lavorare nelle strutture pubbliche, a fronte di stipendi dal potere d’acquisto sempre più basso e di condizioni di lavoro in continuo peggioramento”. “Ma oltre a finanziamenti adeguati, non possiamo immaginare una sanità senza una seria riforma che affronti sia l’emergenza ospedaliera che territoriale. La crisi degli ospedali – rimarca il manifesto – non si esaurisce nei Pronto soccorso, unica alternativa alle infinite liste di attesa, sovraffollati di pazienti ma sostenuti da pochi medici e professionisti sanitari allo stremo delle forze. E quella del territorio si manifesta con aree geografiche estese prive di medici di riferimento e di sostegno sociale per pazienti con malattie croniche, spesso non autosufficienti, invalidanti. Queste emergenze, tuttavia, non compaiono tra gli interventi prioritari dell’agenda politica”.”Il diritto alla salute, che la Costituzione vuole uno e indivisibile, è oggi declinato in 21 modi diversi, causa di quelle diseguaglianze nell’accesso alle cure che costringono i pazienti ai viaggi della speranza lungo il gradiente Sud-Nord, mentre – continua il documento dell’Intersindacale – i processi di autonomia differenziata avviati dai Governi nazionali e dalle Regioni accentueranno drammaticamente le differenze tra gruppi sociali e aree geografiche, trasformando il diritto alle salute in un bene di lusso che costringerà i cittadini a pagare le cure di tasca propria o a rinunciare all’accesso alle cure quando non potranno permetterselo”.”Oggi il diritto alla salute dei cittadini è strettamente intrecciato al destino professionale di tutti gli operatori sanitari del Ssn. Perciò la battaglia in difesa della sanità pubblica è la battaglia di tutti. Solo se saremo uniti potremo vincerla”, conclude il manifesto.

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