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In che modo l’ansia compromette le abilità di concentrazione

Sara Piccolella

Ti senti come se non riuscissi a concentrarti su nulla in questo momento? Non sei solo. Gli esperti affermano che l’ansia aggiuntiva causata dalla pandemia di Covid-19 ha compromesso la nostra memoria di lavoro.

Conosciamo tutti questa sensazione: entri in una stanza con uno scopo e improvvisamente ti fermi, un pò confuso e sconnesso, realizzando di aver completamente dimenticato perché ti trovi in quella stanza.

Nel 2011, i ricercatori dell’università di Notre Dame hanno cercato di capire il perché e hanno scoperto che è l’azione stessa di camminare presso la porta che causa l’istantanea amnesia. Il loro studio dimostra che il cervello è designato per tenere molte informazioni in un solo istante e un cambiamento del luogo cambia le funzioni come un’ azione che copre alcune informazioni per dar spazio ad altre.

Quello che succede è un malfunzionamento della memoria: l’abilità di catturare informazioni in arrivo, trasformarle in un pensiero e trattenerle abbastanza a lungo per fare ciò di cui hai bisogno. ‘’Pensala come una piattaforma mentale per le nostre operazioni cognitive, per ciò che pensiamo in questo momento.’’ dice Mati Laine, un professore di psicologia alla università di Turku in Finlandia. ‘’La memoria è strettamente legata all’attenzione. Ti concentri su un compito, un obbiettivo, una direzione o comportamento che vuoi portare a compimento’’

In altre parole, la memoria è l’abilità di ragionare in tempo reale, ed è gran parte di ciò che rende il cervello umano così potente. Ma le ricerche hanno dimostrato che in circostanze di rapida evoluzione, le preoccupazioni e l’ansia possono avere un impatto significativo nelle abilità di concentrazione.

I ricercatori hanno chiesto a 200 persone provenienti dal Regno Unito e dal nord America se avessero ansie specificamente collegate alla pandemia.

‘’Abbiamo chiesto di valutare i loro livelli di ansia su una scala da 0 a 10, il valore medio, che io penso sia piuttosto alto, è di 5.6’’ continua Mati Laine.

In pratica, queste cifre mostrano una chiara correlazione tra l’ansia dovuta alla pandemia e una riduzione della memoria nelle prestazioni lavorative.

La buona notizia è che ci si può esercitare attraverso lavori della memoria, ovvero specifici tipi di esercizi della mente, chiamati N-back. Sono un po’ come i classici giochi di concentrazione in cui i giocatori devono trovare il paio di carte uguali, ma al posto delle carte vi è solo un oggetto che si muove su un tabellone a griglia. I giocatori devono ricordare la posizione dell’oggetto attraverso un certo numero di turni.

E’ sicuramente un po’ controverso il fatto che fare questi giochi possa avere un risvolto nella memoria lavorativa, ma qualche turno potrebbe anche aiutare a lasciar andare la tensione. Dopo tutto è l’ansia che causa il problema e alleviarla potrebbe aiutare a risolvere i problemi di concentrazione.

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