Home In Evidenza “L’amore verso il prossimo come antidoto contro il dolore” nel romanzo “il Sole Beffardo” di Elena Ungari

“L’amore verso il prossimo come antidoto contro il dolore” nel romanzo “il Sole Beffardo” di Elena Ungari

Pina D’Alatri

Recensione  di Pina D’Alatri

Il romanzo di Elena Ungari ”Il sole beffardo”C.E. Albatros Il Filo, Roma 2023 pg. 229, si rivela un testo molto intenso e variegato sia, per le tematiche proposte  che, per il gran numero di personaggi che animano le vicende raccontate . La protagonista è Mrs. Caroline Grant, una donna colta , determinata, sincera e dal grande cuore. Il romanzo è ambientato a Londra e dintorni con propaggini che si estendono per  un ampio territorio. Mrs. Caroline, attraverso un dolore straziante che la lacera, riesce a migliorare se stessa ed a comprendere il dolore ed il disagio altrui ,maturando uno spirito umanitario profondo.

I numerosi personaggi, protagonisti o comparse che siano, sono tutti ben caratterizzati e, fin dalle prime pagine, orientano il lettore,  aiutandolo nella ricerca di un saldo filo conduttore della vicenda dolorosa e complessa. Il “focus” del testo non è univoco, le angolature, come in un film drammatico, sono varie e divergenti come vari e diversi risultano gli attanti. Nonostante la diversità che li distingue, i personaggi hanno in comune una visione ieratica della vita. Il titolo ben focalizza il messaggio, apparentemente, criptato del testo: Il sole beffardo è una metafora della contraddittorietà della vita umana   promette tanto ma spesso non mantiene le sue promesse.

Caroline è una donna colta ed intelligente: ha molti interessi culturali e sociali ma è separata dal marito e la sua unica figlia, la splendida Kitty, vive ad Oxford, allieva della ben nota università. Tuttavia la donna non è sola, ha tante care amiche che l’apprezzano e le vogliono bene e vari interessi socio-culturali. Vive con lei, nella sua grande casa,la fedelissima Betty, una domestica affezionata e leale. Inoltre Caroline non trascura gli amici vecchi e nuovi ed organizza interessanti incontri culturali, sempre attenta e ricercata nell’abbigliamento . Shirley, Ann, Caroline ed Elizabeth  erano molto affiatate tra di loro ed a Oxford dove studiavano venivano considerate un gruppo solidale.

Attualmente, però, Caroline sentiva il bisogno della figlia e ne soffriva molto il distacco, tanto da percepire la presenza di  un avvoltoio che le girava sulla testa con una duplice valenza: servirsi di lei e metterla in guardia. Betty,la domestica, le era però molto vicina, aiutandola, sostenendola e facendole compagnia in quel periodo affettivamente un po’ triste e segnato dalla solitudine. Le amiche cercavano di colmare questo vuoto, invitandola a cena e facendola distrarre con piccanti pettegolezzi. Maggio è già alle porte, Caroline, approfitta del bel sole primaverile per fare degli acquisti. Squilla il telefono, una voce le comunica una tremenda notizia: Kitty ha avuto un incidente gravissimo……è in obitorio, ha 20 anni e la sorte le ha stroncato la vita. Il sole arde nel cielo e la stessa fiamma divora il cuore dei genitori: Kitty è in obitorio con il corpo ma la sua anima è volata via. Il funerale è straziante, dov’è Kitty, la sua intelligenza, la sua classe, la sua bravura?

Tutti piangono inconsolabilmente: arriva un giovane, gravemente ferito , che si appoggia sulle stampelle, è il fidanzato della ragazza;arriva il rettore dell’università, arrivano Peter e Liza ,gli zii. Un sole spavaldo brucia la terra ma non riesce a disgelare i cuori, stroncati dal dolore. Caroline è distrutta, cosa si deve aspettare di più dalla vita ? Ormai è tutto finito,nel suo cuore si è aperta una voragine. Il dottor Colby le dice di reagire, di impegnarsi nel sociale ma per lei non esiste più nulla;la sua vita è diventata un deserto , infiammato da un sole bugiardo. Gli amici ed anche il marito cercano di aiutarla ma lei non fa altro che nascondersi da quel sole bugiardo, odioso che le ricorda la vita, mentre lei è morta nel cuore.

L’invito a Chaltenham da parte dei due fratelli per fare equitazione, la solleva e decide di andarci. Questo  sarà per lei un luogo salvifico dove incontrerà la piccola Sophia, a cavallo del suo pony. La mamma della bimba è nervosa e scorbutica, la bimba è triste ed infelice. Caroline decide di aiutare la bimba e di dare qualche consiglio alla madre. Aiuta Sophia   ad andare a cavallo ma soprattutto  riconcilia la madre con la figlia, entrambe stressate da una vita difficile. Ora Caroline può guardare il cielo, il sole non è più beffardo ma benevolo. La bimba sarà ospitata da lei  e la mamma accetterà ben volentieri questa cortesia.

Caroline può aprire la finestra e far entrare il sole: il suo cuore non è più freddo e ferito perché il sole riscalda anche i cuori afflitti . Lei ora ha un obiettivo:scrivere un libro per parlare di Kitty.

Biografia

Elena Ungari nasce nel 1967 a Manerbio(BS)dove vive. Lavora come traduttrice presso l’università cattolica di Brescia. Laureata in lingue e letterature straniere presso la medesima università, è diventata docente di lingua inglese alla facoltà di lingue della medesima università. Nel 2006 ha conseguito il PhD all’università di Lampeter (Galles).

Ha pubblicato articoli accademici ed un libro sulla letteratura postcoloniale australiana, ha collaborato a “Il Giornale di Brescia”, è stata presidente della Libera Società  di Manerbio. Ha scritto un racconto breve :”Cara Mamma”con menzione particolare ad un concorso indetto dalla Croce Bianca di Brescia. Il suo primo libro di narrativa “All’ombra dell’oleandro rosa” è uscito nel 2021 per Gruppo Albatros Il Filo.

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