Roma, 13 ago. (Adnkronos Salute) – L’abbronzatura selvaggia, diventata una moda ‘social’ in questa rovente estate, “fino a scottarsi la pelle è pura follia, perché espone a enormi rischi per la salute a breve, medio e lungo termine. Si inizia con rossore, bruciore e dolore acutissimo, poi si va incontro alla formazione di bolle, infezioni e cicatrici. Non solo, le ustioni nel tempo aumentano del 100 per cento la probabilità di sviluppare un tumore della pelle”. Così all’Adnkronos Salute Giuseppe Argenziano, past president della Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast), mette in guardia sulle conseguenze del nuovo trend #sunburnttanlines, gara che sui social finora ha totalizzato oltre 200 milioni di views in tutto il mondo (soprattutto su TikTok), nonostante i moniti di medici ed esperti sulla pericolosità di un’esposizione prolungata e senza protezione ai raggi solari. Da qui l’appello di Argenziano, soprattutto ai giovani: “Guai ad emulare chi mostra con orgoglio i segni di scottature solari evidenti, chi fa a gara per ustionarsi di più”, avverte.”E’ un comportamento scriteriato – prosegue – perché mette a rischio la salute in cambio di visibilità e consenso virtuale”. E come tutte le sfide estreme trasmette messaggi pericolosi. “Si produce un gran numero di visualizzazione social e tutto questo non è normale”. Le ustioni, ricorda Argenziano, “sono il principale fattore di rischio per la formazione dei tumori della pelle, primo fra tutti il melanoma che, se diagnosticato in tempo, si cura. Altrimenti – avverte l’esperto – porta metastasi. La recidiva, poi, peggiora molto la prognosi, per cui oltre alla cute il tumore aggredisce anche fegato, cervello, ossa e polmoni”. Oltre al “cancro killer”, le cui diagnosi sono state 12.941 nel 2024 (secondo ‘I numeri del cancro’ di Aiom e Airtum), “le forti scottature” preparano il terreno “al carcinoma basocellulare, la forma più comune di cancro della pelle che cresce lentamente ma molto di rado forma metastasi – sottolinea l’esperto – e al carcinoma squamocellulare che uccide nel 2-5% dei casi”. Anziché mostrare i segni delle ustioni, “è bene preparare la pelle adeguatamente prima di esporsi al sole”. L’abbronzatura deve essere “graduale”, ma per raggiungere questo obiettivo “occorre proteggersi con filtri solari adatti al proprio fototipo, evitare i raggi solari tra le 11 e le 16, indossare maglietta, cappello e occhiali se si sta sotto il sole tutto il giorno”, conclude.