di Demetrio Crucitti
Sono lieto di potermi soffermare sul Premio Persefone 2025 conferito a Maria Rosa Caracausi professoressa nella Università degli studi di Palermo, al Presidente On.le Fortunato Aloi e al Prof. Salvatore Dieni per il quale è stata realizzata una intervista da La CTV che ha nel suo palinsesto rubriche e news sulla Area Grecanica oltre ad Arberia News, per la Comunità Arbëreshe. Con questa articolo desidero dare risalto ad una comunicazione circolare, intendendo porre a conoscenza attraverso le opportunità della tecnologia i contenuti trattati, lasciandone memoria. In particolare si evidenzia il programma/documentario della RAI, oggi disponibile su RAIPLAY proprio su Persefone.
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Intervista al prof. Salvatore Dieni
Si ringraziano il dott. Alessio Orlando, la CTv e la RAI che hanno garantito le riprese dell’evento di premiazione Persefone tenutosi a Roghudì(Reggio Calabria) il 21 marzo 2025.
Ad introdurre i lavori della cerimonia della seconda edizione del Premio Persefone, il
Prof. Salvatore Dieni Responsabile Culturale e dei Rapporti Internazionali dell’Associazione Delia Circolo Culturale Greco. Che ha ricordato ai presenti che pur trattandosi di un Premio di recente istituzione ( 2^ Edizione)si tratta comunque di un importante percorso culturale che permetterà di apprezzare la valenza dei luoghi che saranno via via attenzionati, all’interno di un intenso programma itinerante.
A seguire ha preso la parola il Sindaco di Roghudi Pier Paolo Zavettieri il quale ha ricordato con un breve pensiero un dipendente del Comune di Roghù deceduto in pochissimo tempo per una malattia rara.

Il Sindaco si è poi congratulato con la Prof.ssa Maria Rosaria Caracausi destinataria del Premio Persefone 2025 organizzato dall’ Associazione Delia. – “Abbbiamo concesso l’utilizzo di questo locale, Access Point di cui stiamo valutando anche il cambio del nome, alla Assocciaaizone Delia perché noi di Roghùdi crediamo molto alle Minoranze Linguistiche Storiche che rappresentiamo”.
Il Sindaco di Roghudi Pierpaolo Zavettieri procedendo nel proprio intervento ha sottolineato:
“Per la scelta del nome all’infrastruttura nota come Access Point il Comune potrebbe fare un concorso di idee tra gli alunni delle scuole elementari presenti nel circondario di trenta chilometri, comprendendo anche le scuole elementari della città di Reggio Calabria per far declinare un nome all’infrastruttura piu’ aderente al territorio, facendolo raccontare con disegni o minivideo. Ricordiamo che proprio in quella infrastruttura a distanza di circa un anno esattamente il 13 marzo 2024, S.E. il Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, dott.ssa Carla Vaccaro proprio nell’ Access Point dell’Area Grecanica ha incontrato tutti i Sindaci dell’Area Grecanica e in quella occasione il Sindaco Pierpaolo Zavettieri ha fatto gli onori di casa essendo anche il Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica stessa. in quella occasione si sono discussi i problemi relativi ai Comuni, compresi quelli appartenenti alle Minoranze Linguistiche Storiche, che le Istituzioni preposte devono tutelare, ancora di più.
L’ incontro con i Sindaci dei comuni dell’Associazione – area grecanica-, da parte di S.E. il prefetto della Provincia di Reggio Calabria la dott.ssa Carla Vaccaro” avvenuto il 13 marzo 2024, deve sempre far ricordare che un buon raccordo interistituzionale permette di affrontare i tantissimi problemi ancora irrisolti della nostra bene amata terra dell’Area Grecanica di Calabria.
Al Sindaco Pierpaolo Zavettieri va riconosciuto il merito, insieme alla Giunta Comunale del 2014 di aver approvato – primo Comune tra tutti quelli appartenenti alle Minoranze Linguistiche Storiche della Calabria – la delibera n. 36 del 19 settembre 2014 atta a sollecitare la Governance dell’epoca della Regione Calabria perché fosse data attuazione alla Legge Regionale 15/2003 sulla Tutela Costituzionale della Minoranza Linguistica Storica di Lingua Greca (v. art.2 e 18 della Legge Nazionale 482/99) in merito ad accordi con la RAI Radiotelevisione Italiana, Concessionaria del Servizio Pubblico Radio Televisivo.

Questo fu il punto di partenza e di sollecitazione che fino adesso ha dato solo vantaggi ad altre Minoranze Linguistiche Storiche grazie a una forte sinergia tra tra Istituzioni Nazionali rappresentate all’epoca Luglio 2023 dal Vice Presidente del Senato Sen. Maurizio Gasparri che ha portato le istanze della Comunità Arbëreshë, e non solo calabrese, e l’attuale Governance Regionale nella persona dell’Assessore Regionale alle Minoranze Linguistiche Gianluca Gallo e del Presidente Roberto Occhiuto, portando la Lingua Arbëreshe nel Contratto di Servizio RAI_STATO, dopo 49 anni. Non va dimenticato inoltre l’intervento dell’attuale Commissario dott. Ernesto Madeo della Fondazione in House della Regione Calabria per la tutela della Minoranza Linguistica Storica Arbëreshe, chiarendo, in un approfondimento televisivo de La CTV del 14 Aprile 2025 che la Lingua Albanese è la lingua ufficiale dell’Albania, mentre la Lingua Arbëreshe è la lingua storica della popolazione Arbëreshe che sono gli eredi degli Arbëreshë in diverse regioni dell’Italia e che hanno bisogno di poter imparare la loro Lingua di origine l’arbëreshe attraverso percorsi curriculari nelle scuole di ogni ordine e grado, secondo le normative nazionali e anche regionali. La Lingua Arbëreshe, sembra un paradosso ma è tanto apprezzata dalle più alte Autorità Albanesi, e molto meno dalle Istituzioni Italiane almeno negli ultimi decenni. Quanto riprotato per la Lingua Arbëreshe, deve valere per principi Costituzionali anche per la Lingua Greca di Calabria e per la Lingua Occitana di Giuardia Pimontese. Le leggi ci sono ma vengono scarsamente applicate, ed è necessario trovare un approccio sinergico applicativo tra isituzione Regionale e Istituzioni scolastiche e universitarie. La Regione dovrebbe avere una politica di sviluppo e crescita socioeconomica delle Minoranze Linguistiche Storiche favorendo anche la presenza istituzionale in tavoli nazionali ed internazionali fino con una scarsa politica di rappresentanza dei bisogni (es: manca un progetto – obiettivo per l’insegnamento e degli istituti di Formazione per le Lingue di Minoranza Storica in Calabria). In Particoalre manca una strategia di comunicazione rivolta ai genitori per la richiesta di corsi curriculari per imparare la lingua di Minoranza, imparare le lingue fa bene all’apprendimento e aumenta le capacità di realzione degli alunni.
Ora occorre intyervenire per l’Area Grecanica perché poco è stato compreso e condiviso per l’Area Grecanica stessa che dovrebbe rappresentare un modello di sviluppo nel campo di un migliore utilizzo del Patrimonio Immateriale e l’avvio di tanti Servizi, che ruotano intorno all’utilizzo proficuo della Lingua di Minoranza superando la logica ormai da relegare ad una confort zone delle manifestazioni folkoristiche, che se pur necessarie per mantenere vive le tradizioni, non portano ad incrementi di sviluppo socioeconomico, mentre occorre puntare al “ Bilinguismo” “Italiano e Lingua di Minoranza Storica” a 360 gradi perché è l’unico modello che riesce ad attivare, a partire dalla rivitalizzazione della Lingua Greca (di Calabria) ricercatori e professionisti che hanno a cuore il Bene Comune dell’Area Grecanica e la vera Tutela della Minoranza Linguistica Storica occorre partire , come dice Vilfredo Pareto (ingegnere, saggista e sociologo 1848-1923) dall’ Analisi dei Bisogni. Per la velocità in cui si prendono decisioni per non perdere la scadenza del bando, non si riesce a fermarsi un attimo e meditare sulle nuove richieste da predisporre. Molto spesso si ferma ad una rassegnazione collettiva e non si riesce a comprendere perché, e sono decenni che lo diciamo, non vengono espressi con dovizia e in trasparenza i propri bisogni, per leggere su delibere obsolete che certe questioni erano state espresse ( vedi formazione insegnati, vedi corsi di formazione, ecc.ecc.) ma nessuno dalla base le ha mai richieste, pur essendo espresse nelle Delibere Attuative.
Anche perché da parte delle istituzioni c’e’ stato il silenzio piu’ assoluto di prendere in mano la situazione e farsì che la politica sulle Minoranze Linguistiche Storiche la deve fare l’Istituzione, secondo i bisogni dei cittadini, singoli e/o organizzati.
Oggi c’e’ una maggiore consapevolezza nell’approccio della Tutela della Minoranza Linguistica Storica in quanto gli appartenenti o sostenitori (individui e associazioni comprese) di questa Minoranza Linguistica Storica, e mi riferisco a alla Lingua Greca di Calabria ma anche delle altre devono essere consapevoli che se : – “Uniti si Vince” questo non significa che ci deve essere un “pensiero unico”, ma occorre dialogare tra i soggetti in campo per raggiungere insieme degli obiettivi comuni, e come diceva Pareto occorrre comprendere il significato profondo di “convenienza” ovvero di Ofemilità valorizzare un rapporto di convenienza tra le parti e non solo di utilità per alcuni e nulla per gli altri, e sempre alla ricerca di un equilibrio “distributivo” delle risorse. “ E aggiungo,inoltre, che occorre avere rispetto delle opinioni altrui.
Per esempio è ormai risaputa l’importanza e i benefici dell’apprendimento in un contesto plurilingue e ricordo che esiste un interessante lavoro realizzato dal dott. Tito Schillaci Presidente di un’altra importante Associazione di Valorizzazione della Lingua Greca di Calabria, l’associazione “Jalò tu Vua” e ricordo pure le tesi del Prof. Salvino Nucera sul valore della Lingua Greca di Calabria, senza dimenticare le altre associazioni come Apodiafazzi del Presidente Carmelo Nucera e Magna Grecia di Pieve Emanuele Presidente Stefano Scuncia che ha una importante sede operativa anche in Calabria. Per questo auspico per la Lingua Greca di Calabria, ma anche per le altre, una grande manifestazione in cui si decida quando usare la lingua Greca di Calabria con caratteri latini e quando invece è necessario ricorrere all’utilizzo della scrittura Greca di Calabria, con caratteri greci, (sembrerebbe esistere per l’uso della grafia greca anche per la lingua Greca di Calabria un documento del 2002, si proprio del 2002, ma non vi è traccia!) non è cosa da poco ma occorre riprendere a dialogare, rivedere l’accordo scritto, sottoscritto da alcuni, ma non applicato da nessuno. Il mondo dei media non aspetta e incombe, i tempi sono maturi, è il momento di fare, oggi, e non far passare dieci anni o più per una decisione che si può prendere oggi.
Per esempio la scelta di iniziare ad utilizzare la scrittura Greca di Calabria con i caratteri greci ci sono valenti ricercatori che hanno affrontato e risolto questi aspetti con lungimiranza e fatica del proprio lavoro. Per un vero cambiamento non si puo’ stare sempre in una stato di “Confort Zone “ della serie: “ ma abbiamo sempre fatto cosi’ !!!!”. E mi ricorda un bellissimo articolo di Umbrerto Falena del 1 dicembre 2019 su Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana in cui, e riporto le prime frasi dell’articolo: «Si è sempre fatto così» E la società è bloccata di Umberto Folena domenica 1 dicembre 2019. Come in una letale reazione chimica, quattro parole innocue possono mutarsi in una parolaccia: “Abbiamo sempre fatto così“. Il seguito è sottinteso: dunque non c’è alcun motivo per cambiare né abbiamo alcuna intenzione di farlo. “ Si, siamo in presenza di un terribile male, un cancro, che porta inesorabilmente alla morte, all’estinzione della Lingua Greca di Calabria. Restare nella Confort Zone fa comodo a tutti perché evita di prendere gli sberleffi, talvolta con esposti temerari, invece di sedersi a discutere come affrontarere i problemi e risolverli, e per questo non basta solo essere conoscitore della lingua, ma servono altre competenze che umilmente devono essere cercate anche fuori dal proprio reticolo oculare, non a caso si parla, chiudendo gli occhi, di avere una NUOVA VISIONE.
Ci potrebbero (uso il condizionale d’obbligo) essere tante ricette, per esempio quello di avere l’onestà intellettuale di voler risolvere i problemi/bisogni e non fare sempre “ammuina”, ( della Regia Marina Napoletana, quando in presenza di autortità a bordo il comandante intimava il comando di “ammuina” che voleva dire: “ mariani spostatevi da poppa a prua e dal basso verso l’alto ( e viceversa dal ponte alla stiva) per far vedere che fate qualcosa, ma non state fermi ad oziare!!) occorre fissare degli obiettivi comuni e portarli avanti, ma tutti e dico tutti devono studiare di piu’. Non si puo’ continuare a colpevolizzare i giovani dicendo che non leggono e non studiano, è la fascia che va dai 35 anni ai 70 anni che non riesce a cambiare ( ovviamente mi riferisco alla maggioranza delle persone, ed ogni riferimento è puramente casuale !!) , che non riesce a stare con i piedi per terra ad esprimere un proprio bisogno e a condividerlo con altri, per risolverlo insieme, SENZA IMPORLO AD ALTRI, senza pensare di dover partecipare al nobel dell’egocentrismo.
Oggi nella nostra società (calabrese) pensiamo piu’ agli intrattenimenti (verso i villeggianti) , e non ad azioni che permettono alle persone (indigene, permettetemi questo termine) di crearsi il proprio pensiero critico (partendo dalla scuola) senza essere soggiogati dalle ideologie o dall’appartenenza usata come strumento politico e di agone perpetuo. La denuncia costante che le cose non vanno bene, se non sono supportate da analisi oggettive a 360 gradi lanciando continuamente degli anatemi verso la società, non bisogna nasconderli ma occore fa emergere anche gli aspetti positivi. “Tutti sono bravi a criticare l’operato degli altri, ma occorre sempre guiardarsi allo specchio e chidersi cosa faccio io per migliorare la situazione!” Gli anatemi non servono a nessuno, la società tende a deprimersi sempre di piu’ e la società costituita da singoli individui si sgretola, perché gli individui/ le persone abbandonano, vanno via anche perché non riescono a dialogare collettivamente, per raggiungere anche con opposte visioni, obiettivi comuni.
Ma perché nessuno si pone il problema che un calabrese uscendo dalla nostra società riesce ad emergere e fa anche azioni eccellenti, la risposta sta proprio nella forza di riuscire a cambiare per il bene comune e non agire solo per l’autoreferenzialità. Occorre iniziare a narrare cose buone, positive, e la seconda edizione del Premio Persefone del Circolo Delia va in questa Direzione. Viene premiata con una semplice cerimonia, ma sentita, una persona che si è impegnata nella vita e nella professione didattica, a mantenere il timore dritto sullo studio della Lingua Greca, che tutti danno per “dispersa”, perché non sanno che esiste la giornata mondiale della Lingua Greca, e ne abbiamo avuto la conferma che a dare il là in Italia è stato proprio un relatore del Premio, l’On. Natino Aloi. La giuria del Premio ha inteso riconoscere quell’ impegno e apprezzato il risultato, il Premio supera la dedica e la consegna del premio stesso che è stato magistralmente realizzato dal prof. Domenico Carteri rappresenta una magnifica continuità di valorizzazione della Minoranza Linguistica Storica che rappresenta degli individui che hanno il diritto di vedere nel futuro il loro Patromomio Immateriale tramandato ai giovani e produrre così ricchiezza non solo economica ma anche valoriale. Come entità immateriale è considerato il clima, la biodiverstà tutelati in maniera anche ossessiva per i posteri, e così deve essere per la Lingua-Madre degli avi, in questo caso la Lingua Greca di Calabria, la Lingua Arbëreshe, per gli Arbëreshë ovvero per gli Italo-Albanesi d’Italia i cui avi sono arrivati nel mezzogiorno d’Italia fin dal 1400, e la Lingua Occcitana di Guardia Piemontese con queste considerazioni concordiamo pienamente con il prof. Salvatore Dieni che è stato per lunghi anni anche uditore dell’Accademia di Atene e docente presso la scuola di Salonicco, quanto riferito nel corso della manifestazione del Premio.
Nell’apertura del lavori, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Pierpaolo Zavettieri , il prof. Salvatore Dieni ha presentato una importante iniziativa per conoscere i luogi che vanno da Leucopetra (dal greco Pietra Bianca) a Capo Zeffirio, interessante sarebbe che chi dovesse spiegare questi luoghi si dovrebbe esprimere in Lingua Greca Calabria con ovviamente un interprete di Lingua Greca Calabria-Italiano, solo così, nella quotidianità, che si valorizza uno STILE DI VITA da Minoranza Linguistica Storica, ma di questa ipotesi nessuno ne parla, molti sono gli interventi sul Patrimonio Materiale un po’ per valorizzare il PIL, ma nessuno per esempio pensa a valorizzare il BES ovvero il Benessere Equo Sostenibile che mette al centro dell’azione le persone, i valori immateriali e non solo il patrimonio materiale. “
All’inizio della primavera ho preso parte alla cerimonia di conferimento del Premio proprio su invito del Responsabile Culturale e Relazioni Internazionali della Associazione Delia – Circolo Greco prof. Salvatore Dieni con associata una giornata di studi e approfondimenti sul mito di Persefone in collaborazione con il Comune di Roghùdi a cui hanno dato il Patrocino gratuito alla manifestazione diverse associazioni, tra cui: l’associazione Villa Zephiros, la Fondazione Salvatore Crucitti Onlus, il circolo Paleaghenea nonché la Comunità Ellenica dello Stretto.
Dopo il Sindaco Pierpaolo Zavettieri che si è complimentato con gli organizzatori impegnandosi a dare storicità al premio, hanno preso la parola la poetessa e giornalista Maria Rosa Marrapodi (premiata nella prima edizione del Premio Persefone) già Sindaco di Bruzzano – Zeffirio, Marcello Casile Presidente della sezione CAI di Messina, il prof. Daniele Macris che ha introdotto la premianda prof.ssa Maria Rosa Caracausi che si è soffermata, nel suo intervento, sull’importanza della lingua greca e ha letto anche delle poesie. Prima degli interventi previsti si procede alla lettura delle motivazioni da parte de prof. Salvatore Dieni congiuntamente con il prof. Daniele Macris del Centro Ellenico dello Stretto, e il prof. Domenico Carteri docente di “Arte e Immagine”, che è anche curatore della Villa Zeffirio, ha illustrato sapientemente gli aspetti artistici della statuina dedicata a Persefone e consegnata alla premiata prof.ssa Caracausi.
Sono in molti a rivendicare per la propria città il Mito di Persefone che ha precorso i tempi e su cui è ancora utile investigare sulla continuità dell’esistenza prima nella vita terrena e poi nell’altra vita. Attraverso un documentario fatto dalla RAI è possibile approfondire il Mito di Persefone, il link è riportato alla fine dell’articolo. Successivamente il prof. Dieni ha presentato l’On.le Natino Aloi, il quale si è soffermato sull’importanza dell’attuazione della Legge 482/99 Legge Nazionale di attuazione Costituzionale a cui partecipo’ personalmente e attivamente all’intenso dibattito sia nelle Commissioni Parlamentari ma anche in aula nel dibattimento finale della approvazione della Legge Nazionale di attuazione costituzionale che avvenne il 27 novembre del 1999, che poi prese la identificazione di Legge 482/99 e ha ricordato pure che sull’argomento delle Minoranze Linguistiche della Calabria proprio nel 1996 presentò un disegno di legge come primo firmatario per la tutela e grazie a questo progetto di legge sulla tutela delle Minoranze Linguistiche Calabresi sia la lingua Greca, la lingua Occitana e la lingua Arbëreshe, all’epoca veniva indicata come lingua Albanese, dopo una lunga discussione in aula durata anche diverse sedute si pervenne ad un testo che poi passo’ a dicembre in Gazzetta Ufficiale. Poi ha ricordato la sua ricerca e i suoi studi raccolti in un interessante volume per le stampe di Pellegrini Edizioni di Cosenza.

Libro uscito alla fine degli anni 2000 in cui vengono messe in evidenza appunto –“le radici socio-culturali della nostra “Cultura mediterranea” . Il Presidente Aloi ha riportato un aneddoto su una statua di Persefone realizzata, secondo gli studiosi proprio a Locri, ma esposta in Germania, dandone conferma anche da un interessante epistolario tra l’allora sottosegretario al Ministero della Pubblica Istruzione e Coordinatore della Commissione dei 10 per l’insediamento del Ministero dei Beni Culturali compito svolto con passione e responsabilità dallo stesso On.le Natino Aloi.


Alla elaborazione di questo articolo,in ordine di tempo corrisponde la predisposizione diretta al pubblico del programma del 2^ evento culturale del percorso Da Leucopetro fino a Capo Zeffirio .
Nel corso della serata a Roghùdi i maestri Aldo Gurnari e Pietro Criseo hanno proposto alcuni brani in lingua greca molto applauditi i dal pubblico. In sala tra i presenti all’iniziativa il Presidente del consiglio comunale di Roghùdi Donatella Maesano, la vincitrice della passata edizione del premio Rosa Marrapodi, giornalista, già Sindaco di Bruzzano- Zeffirio, il direttore editoriale della voce del Sud Leone Campanella, già Presidente del Consiglio Comunale di Staiti, la Presidente dell’associazione Agriropoulos Franca Eboli e l’associazione Thetys Teresa Romeo.
A moderare l’evento il prof. Giuseppe Cilione, giornalista.

Prima della conclusione della cerimonia un fuori programma. Dedicatami a sorpresa la consegna dai professori Dieni e Carteri mi hanno una targa completamente scritta in Lingua Greca di Calabria.

A dimostrazione che quella della scrittura con caratteri greci è una possibilità importante per valorizzare anche il nostro territorio, e mettere un segno. Immaginate i menu’ dei ristoranti scritti in Lingua Greca di Calabria vicino al Museo Nazionale dove si trovano i Bronzi di Riace, qualcuno li dovrà pure tradurli e mantenerli aggiornati. Un gesto apprezzatissimo che mi fatto ricordare le mie origini greche.

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Intervista al prof. Salvatore Dienihttps://www.lacnews24.it/cultura/a-bova-marina-lassociazione-delia-che-custodisce-la-lingua-grecanica-e-la-diffonde-nelle-scuole-huibn9v0
Photocover: da sinistra il prof. Domenico Carteri, la prof.ssa Maria Rosa Caracausi e il Presidente Fortunato Aloi, per diversi decenni Parlamentare dellaRepubblica italiana
