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Calabria. Premio Persefone 2025 alla docente universitaria Maria Rosa Caracausi

Redazione

di Demetrio Crucitti

Sono lieto di potermi soffermare sul Premio Persefone 2025 conferito a Maria Rosa Caracausi professoressa nella Università degli studi di Palermo, al Presidente On.le Fortunato Aloi e al Prof. Salvatore Dieni per il quale è stata realizzata una intervista da  La CTV che ha nel suo palinsesto  rubriche e news  sulla  Area Grecanica oltre ad Arberia News, per la Comunità Arbëreshe. Con questa articolo desidero dare risalto ad una comunicazione circolare, intendendo porre a conoscenza attraverso le opportunità della tecnologia i  contenuti trattati, lasciandone memoria. In particolare si evidenzia il programma/documentario della  RAI, oggi disponibile  su RAIPLAY proprio su Persefone.

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Intervista  al prof. Salvatore  Dieni

https://www.lacnews24.it/cultura/a-bova-marina-lassociazione-delia-che-custodisce-la-lingua-grecanica-e-la-diffonde-nelle-scuole-huibn9v0

 

Si ringraziano il dott. Alessio Orlando,  la CTv e la RAI che hanno garantito le riprese dell’evento di premiazione Persefone tenutosi a Roghudì(Reggio Calabria) il 21 marzo  2025.

Ad introdurre i lavori della cerimonia della seconda edizione del Premio Persefone, il
Prof.  Salvatore  Dieni  Responsabile  Culturale e dei Rapporti Internazionali  dell’Associazione  Delia  Circolo Culturale Greco. Che ha ricordato ai presenti che pur trattandosi di un Premio di recente istituzione ( 2^ Edizione)si tratta comunque di un importante percorso culturale  che permetterà di apprezzare la valenza dei luoghi che saranno via via attenzionati, all’interno di un intenso programma itinerante.

A seguire ha preso la parola il  Sindaco di Roghudi Pier Paolo Zavettieri  il quale ha ricordato  con un breve  pensiero un dipendente del Comune di Roghù deceduto in pochissimo tempo per una malattia rara.

Il Sindaco si è poi congratulato con la Prof.ssa  Maria Rosaria  Caracausi destinataria del Premio Persefone 2025 organizzato dall’ Associazione   Delia. – “Abbbiamo concesso  l’utilizzo  di questo locale, Access Point di cui stiamo valutando anche il cambio del nome,  alla Assocciaaizone  Delia perché noi di Roghùdi  crediamo molto  alle  Minoranze  Linguistiche  Storiche che  rappresentiamo”.

Il  Sindaco di Roghudi Pierpaolo Zavettieri procedendo nel proprio intervento ha sottolineato:
“Per la scelta  del nome all’infrastruttura nota come Access Point il Comune  potrebbe  fare un concorso  di idee  tra  gli alunni  delle  scuole elementari  presenti  nel circondario di trenta  chilometri, comprendendo anche le scuole  elementari della città di Reggio Calabria  per  far  declinare un nome all’infrastruttura   piu’  aderente  al territorio, facendolo raccontare  con disegni o minivideo. Ricordiamo  che  proprio in quella  infrastruttura a distanza  di circa un anno esattamente il  13 marzo 2024,  S.E. il  Prefetto  della Provincia  di Reggio Calabria,   dott.ssa Carla Vaccaro   proprio nell’ Access Point dell’Area Grecanica ha incontrato tutti  i Sindaci dell’Area Grecanica e in quella occasione  il  Sindaco Pierpaolo Zavettieri  ha  fatto  gli onori di casa  essendo anche il Presidente dell’Associazione dei Comuni  dell’Area Grecanica stessa.  in quella  occasione  si sono discussi  i problemi  relativi  ai Comuni, compresi  quelli appartenenti  alle Minoranze Linguistiche  Storiche, che le Istituzioni preposte  devono tutelare, ancora di più.
L’ incontro con i Sindaci dei comuni dell’Associazione – area grecanica-, da parte di S.E.  il prefetto  della Provincia di Reggio Calabria la dott.ssa  Carla Vaccaro” avvenuto il 13 marzo 2024, deve  sempre far ricordare  che un buon raccordo interistituzionale  permette  di affrontare  i tantissimi  problemi  ancora irrisolti della  nostra  bene amata terra dell’Area  Grecanica  di Calabria.

Al Sindaco  Pierpaolo Zavettieri  va riconosciuto il merito, insieme alla Giunta Comunale del 2014  di aver  approvato – primo Comune tra tutti  quelli appartenenti  alle Minoranze  Linguistiche Storiche della Calabria – la  delibera n. 36  del  19 settembre 2014 atta a sollecitare la Governance  dell’epoca  della Regione  Calabria perché fosse data attuazione  alla Legge  Regionale 15/2003  sulla Tutela  Costituzionale  della  Minoranza Linguistica  Storica di Lingua  Greca (v. art.2 e 18  della Legge  Nazionale  482/99) in merito ad accordi con la  RAI Radiotelevisione Italiana, Concessionaria del Servizio Pubblico Radio Televisivo.

Il Frontespizio della Proposta di Legge presentata dall’On.le Aloi sulla tutela delle Minoranze Linguistiche in Calabria. Presente nei lavori preparatori della Legge 482/99.

Questo fu  il punto  di  partenza e di sollecitazione che fino adesso  ha dato solo   vantaggi ad altre  Minoranze Linguistiche  Storiche grazie a una forte  sinergia tra tra Istituzioni Nazionali  rappresentate  all’epoca Luglio 2023 dal Vice Presidente del Senato Sen. Maurizio Gasparri  che ha portato le istanze  della  Comunità  Arbëreshë, e non solo calabrese,  e l’attuale  Governance Regionale  nella persona dell’Assessore Regionale alle Minoranze Linguistiche Gianluca Gallo e del Presidente Roberto Occhiuto, portando  la Lingua  Arbëreshe nel Contratto di Servizio RAI_STATO, dopo  49 anni. Non va  dimenticato inoltre  l’intervento dell’attuale  Commissario dott. Ernesto Madeo  della  Fondazione in House della Regione Calabria per la tutela della Minoranza Linguistica Storica  Arbëreshe, chiarendo,  in un approfondimento televisivo  de La CTV  del 14 Aprile 2025  che la Lingua  Albanese è la lingua ufficiale dell’Albania, mentre la Lingua  Arbëreshe è la lingua  storica  della popolazione  Arbëreshe che sono gli eredi degli Arbëreshë in diverse regioni dell’Italia e che  hanno bisogno di poter  imparare  la loro Lingua di origine l’arbëreshe attraverso percorsi curriculari  nelle  scuole di ogni ordine e grado, secondo le normative  nazionali e anche regionali. La Lingua Arbëreshe, sembra un paradosso ma è   tanto apprezzata dalle più alte Autorità Albanesi, e molto meno dalle Istituzioni Italiane  almeno negli ultimi decenni.  Quanto riprotato  per la Lingua  Arbëreshe, deve valere per  principi Costituzionali  anche per la Lingua Greca di Calabria  e per la Lingua  Occitana di Giuardia Pimontese. Le leggi ci sono  ma vengono scarsamente applicate, ed è necessario  trovare un approccio sinergico applicativo   tra  isituzione Regionale e Istituzioni scolastiche e  universitarie. La Regione dovrebbe  avere  una politica di sviluppo e crescita socioeconomica  delle Minoranze Linguistiche  Storiche  favorendo anche la presenza istituzionale  in tavoli nazionali ed internazionali  fino  con una scarsa politica di rappresentanza  dei bisogni  (es: manca un progetto  – obiettivo  per l’insegnamento e degli istituti di Formazione per le Lingue di Minoranza Storica in Calabria). In Particoalre  manca una strategia di comunicazione rivolta ai genitori  per  la richiesta  di corsi curriculari  per  imparare la lingua di Minoranza, imparare le lingue  fa bene all’apprendimento  e aumenta le capacità di realzione degli alunni.
Ora  occorre  intyervenire per l’Area Grecanica perché  poco è stato compreso  e condiviso per l’Area Grecanica stessa che dovrebbe  rappresentare  un  modello di sviluppo  nel campo di un migliore  utilizzo del Patrimonio Immateriale e l’avvio  di tanti  Servizi, che ruotano intorno all’utilizzo proficuo  della  Lingua di Minoranza superando la logica ormai da relegare ad  una confort zone delle manifestazioni folkoristiche, che se pur necessarie per mantenere vive le tradizioni, non portano ad incrementi di  sviluppo socioeconomico, mentre  occorre  puntare al “ Bilinguismo”   “Italiano  e Lingua di Minoranza Storica” a 360 gradi perché è l’unico  modello che riesce ad attivare,   a partire  dalla  rivitalizzazione della Lingua Greca (di Calabria) ricercatori e professionisti  che hanno a cuore  il Bene Comune dell’Area  Grecanica e la vera Tutela  della Minoranza Linguistica Storica occorre  partire , come dice  Vilfredo Pareto (ingegnere, saggista e sociologo  1848-1923)  dall’ Analisi  dei Bisogni.  Per la velocità  in cui  si prendono decisioni per  non perdere la scadenza del bando, non si riesce a fermarsi un attimo e meditare sulle nuove  richieste da predisporre. Molto  spesso  si ferma  ad una  rassegnazione collettiva  e non si riesce  a comprendere  perché, e sono decenni che lo diciamo, non vengono espressi  con dovizia e in trasparenza  i propri bisogni, per leggere  su delibere  obsolete  che  certe questioni erano state  espresse ( vedi formazione insegnati, vedi corsi di formazione, ecc.ecc.) ma nessuno dalla base  le ha mai  richieste, pur essendo espresse nelle Delibere Attuative.

Anche perché da parte delle istituzioni c’e’ stato il silenzio piu’ assoluto  di prendere in mano la situazione  e  farsì che la politica  sulle  Minoranze Linguistiche  Storiche  la deve fare l’Istituzione, secondo i bisogni dei cittadini, singoli e/o organizzati.
Oggi  c’e’ una maggiore  consapevolezza  nell’approccio  della Tutela della Minoranza  Linguistica Storica in quanto  gli appartenenti  o  sostenitori  (individui e associazioni comprese)  di questa Minoranza  Linguistica Storica, e mi riferisco a alla Lingua Greca di Calabria ma anche delle altre devono essere  consapevoli  che se : – “Uniti si Vince” questo non significa che ci deve essere  un “pensiero unico”, ma occorre  dialogare tra i soggetti in campo  per raggiungere  insieme degli obiettivi comuni, e come diceva Pareto  occorrre  comprendere il significato profondo di “convenienza”  ovvero di Ofemilità valorizzare  un rapporto di convenienza tra le parti e non solo di utilità per alcuni e nulla per gli altri, e sempre alla ricerca di un equilibrio “distributivo” delle risorse. “  E  aggiungo,inoltre, che   occorre  avere rispetto  delle  opinioni altrui.
Per esempio  è ormai  risaputa l’importanza  e i benefici  dell’apprendimento in un contesto  plurilingue  e  ricordo che esiste  un interessante lavoro realizzato dal dott. Tito Schillaci  Presidente  di un’altra importante Associazione di Valorizzazione della Lingua Greca di Calabria, l’associazione “Jalò tu Vua”  e ricordo  pure le tesi del Prof. Salvino Nucera  sul valore della Lingua Greca di Calabria, senza dimenticare le altre associazioni come Apodiafazzi del Presidente Carmelo Nucera e Magna Grecia di Pieve Emanuele Presidente  Stefano Scuncia  che ha una importante sede operativa anche in Calabria.  Per questo auspico  per la Lingua  Greca di Calabria, ma anche per le altre,  una grande manifestazione  in cui  si decida  quando usare la lingua Greca di Calabria con caratteri latini e quando invece  è necessario  ricorrere  all’utilizzo della scrittura  Greca di Calabria, con caratteri greci,  (sembrerebbe esistere  per l’uso della grafia greca anche per la lingua  Greca di Calabria  un documento del 2002,  si proprio del 2002, ma non vi è traccia!)  non è cosa da poco  ma occorre  riprendere a dialogare,  rivedere  l’accordo scritto, sottoscritto da alcuni, ma non applicato da nessuno.    Il  mondo dei media non aspetta e  incombe,  i tempi sono maturi,  è il momento  di fare, oggi, e non far passare  dieci anni o più per una decisione  che si può  prendere oggi.

Per esempio la scelta di iniziare ad utilizzare la scrittura  Greca di Calabria  con i caratteri greci  ci sono valenti ricercatori che hanno affrontato e risolto  questi aspetti con  lungimiranza e fatica  del proprio lavoro.  Per  un vero cambiamento non si puo’ stare  sempre in una stato  di “Confort Zone “ della  serie: “ ma abbiamo  sempre fatto cosi’ !!!!”.    E mi ricorda  un bellissimo articolo di Umbrerto Falena  del 1 dicembre 2019  su Avvenire, il quotidiano  della  Conferenza  Episcopale Italiana  in cui, e riporto le prime frasi dell’articolo: «Si è sempre fatto così» E la società è bloccata di Umberto Folena domenica 1 dicembre 2019. Come in una letale reazione chimica, quattro parole innocue possono mutarsi in una parolaccia: “Abbiamo sempre fatto così“. Il seguito è sottinteso: dunque non c’è alcun motivo per cambiare né abbiamo alcuna intenzione di farlo. “  Si,   siamo  in presenza  di  un terribile  male, un cancro, che porta inesorabilmente alla morte, all’estinzione della Lingua  Greca di Calabria. Restare nella Confort Zone fa comodo a tutti  perché evita di prendere  gli sberleffi, talvolta  con esposti temerari, invece di sedersi a discutere come affrontarere  i problemi e risolverli, e per questo non basta  solo essere  conoscitore della  lingua, ma servono altre competenze che umilmente devono essere cercate  anche fuori dal proprio  reticolo oculare, non a caso si parla, chiudendo gli occhi, di avere una NUOVA VISIONE.
Ci potrebbero (uso il condizionale d’obbligo)  essere  tante ricette, per esempio  quello di avere  l’onestà intellettuale di voler  risolvere  i problemi/bisogni e non fare sempre “ammuina”, ( della Regia Marina Napoletana, quando in presenza di autortità a bordo il comandante intimava il comando di “ammuina” che voleva dire: “ mariani spostatevi da poppa a prua e dal basso verso l’alto ( e viceversa dal ponte alla stiva)  per far vedere  che fate qualcosa, ma non state fermi ad oziare!!) occorre fissare  degli obiettivi comuni e portarli avanti, ma  tutti  e dico tutti devono studiare  di piu’. Non si puo’ continuare  a colpevolizzare  i giovani  dicendo che non leggono e non studiano, è la fascia  che va dai 35  anni ai 70 anni  che  non riesce  a cambiare ( ovviamente mi riferisco alla maggioranza delle persone, ed ogni riferimento è puramente casuale !!) , che non riesce  a stare con i piedi per terra  ad esprimere  un proprio  bisogno e a condividerlo  con altri, per risolverlo insieme, SENZA IMPORLO AD ALTRI, senza pensare  di dover  partecipare al nobel dell’egocentrismo.
Oggi  nella nostra  società (calabrese)  pensiamo piu’ agli intrattenimenti (verso i villeggianti) , e  non ad azioni che permettono alle persone (indigene, permettetemi questo termine)   di crearsi il proprio pensiero  critico (partendo dalla  scuola)  senza  essere  soggiogati  dalle ideologie o dall’appartenenza usata come strumento politico e di agone perpetuo. La denuncia  costante  che  le cose non vanno bene, se non sono supportate  da  analisi  oggettive a 360 gradi   lanciando continuamente degli anatemi  verso la società,  non bisogna nasconderli ma occore  fa emergere  anche gli aspetti positivi. “Tutti sono bravi a criticare  l’operato degli altri, ma occorre  sempre guiardarsi allo specchio e chidersi cosa faccio io per migliorare la situazione!”  Gli anatemi  non servono a nessuno, la società  tende  a deprimersi  sempre di piu’  e la società costituita da singoli individui  si sgretola,  perché gli individui/ le persone  abbandonano, vanno via anche perché   non riescono a  dialogare collettivamente, per  raggiungere  anche  con opposte visioni,  obiettivi comuni.
Ma perché  nessuno si pone il problema  che  un calabrese  uscendo dalla nostra  società   riesce  ad emergere  e fa anche azioni   eccellenti, la risposta  sta  proprio nella  forza  di riuscire  a cambiare  per il bene comune  e non agire solo per l’autoreferenzialità. Occorre  iniziare  a narrare  cose buone, positive, e la seconda edizione  del Premio Persefone del Circolo Delia  va in questa  Direzione.  Viene premiata  con una  semplice  cerimonia, ma sentita,   una persona che si è impegnata  nella vita  e nella professione  didattica, a  mantenere  il timore  dritto  sullo studio della Lingua Greca, che  tutti danno per  “dispersa”, perché non sanno  che  esiste la giornata  mondiale  della Lingua Greca, e ne abbiamo avuto la conferma  che a dare il là in Italia è stato proprio un relatore  del Premio, l’On. Natino Aloi.   La  giuria   del  Premio ha inteso riconoscere  quell’ impegno e  apprezzato il risultato, il Premio supera  la dedica e la consegna del premio stesso  che è stato magistralmente realizzato dal prof. Domenico  Carteri  rappresenta una magnifica  continuità  di valorizzazione della Minoranza Linguistica  Storica  che  rappresenta  degli individui  che hanno il diritto  di vedere  nel futuro il loro Patromomio Immateriale tramandato ai giovani e produrre così  ricchiezza  non solo economica ma anche valoriale.  Come  entità immateriale è considerato il clima, la biodiverstà  tutelati  in maniera anche ossessiva  per i posteri, e   così  deve essere  per la Lingua-Madre    degli avi, in questo caso la Lingua Greca di Calabria, la Lingua Arbëreshe, per gli Arbëreshë ovvero per gli Italo-Albanesi d’Italia i cui avi sono arrivati nel mezzogiorno d’Italia fin dal 1400, e la Lingua Occcitana  di Guardia Piemontese  con queste  considerazioni concordiamo  pienamente con il prof. Salvatore Dieni che è stato per lunghi anni anche  uditore dell’Accademia  di  Atene e docente  presso la scuola di Salonicco, quanto riferito  nel corso della  manifestazione del Premio.
Nell’apertura del lavori, dopo i saluti  istituzionali  del Sindaco Pierpaolo  Zavettieri , il prof. Salvatore Dieni ha presentato   una importante iniziativa  per conoscere  i luogi  che vanno da Leucopetra (dal  greco  Pietra Bianca)  a Capo Zeffirio, interessante sarebbe che  chi   dovesse  spiegare  questi luoghi  si dovrebbe  esprimere in Lingua Greca Calabria  con ovviamente un interprete  di Lingua Greca Calabria-Italiano, solo così,   nella quotidianità, che  si  valorizza  uno STILE DI VITA da Minoranza Linguistica Storica, ma di questa ipotesi nessuno ne parla, molti sono  gli interventi  sul Patrimonio Materiale un po’ per  valorizzare  il  PIL, ma nessuno per esempio pensa  a valorizzare  il BES ovvero il Benessere  Equo Sostenibile  che  mette al centro dell’azione  le persone,   i valori  immateriali  e non solo  il patrimonio materiale.
All’inizio della  primavera   ho preso parte alla  cerimonia di conferimento del Premio proprio  su invito  del Responsabile  Culturale e Relazioni Internazionali    della Associazione  Delia –  Circolo Greco  prof. Salvatore  Dieni con associata una giornata  di studi e approfondimenti  sul mito  di Persefone   in collaborazione con il  Comune di Roghùdi  a cui hanno dato il Patrocino gratuito alla manifestazione diverse associazioni, tra cui: l’associazione Villa Zephiros, la Fondazione Salvatore  Crucitti Onlus, il  circolo Paleaghenea nonché la Comunità Ellenica dello Stretto.
Dopo il Sindaco Pierpaolo Zavettieri  che si è  complimentato con gli organizzatori  impegnandosi a dare  storicità al premio, hanno preso la parola la poetessa e giornalista  Maria Rosa Marrapodi (premiata nella prima edizione del Premio Persefone) già Sindaco di Bruzzano – Zeffirio, Marcello Casile  Presidente della sezione CAI di Messina, il prof. Daniele  Macris  che ha  introdotto  la  premianda  prof.ssa  Maria Rosa Caracausi che si è soffermata, nel suo intervento,   sull’importanza della lingua greca e ha letto anche  delle poesie. Prima degli interventi previsti  si procede  alla  lettura  delle motivazioni  da parte de  prof. Salvatore  Dieni  congiuntamente  con il prof. Daniele Macris  del Centro  Ellenico dello Stretto, e il prof. Domenico Carteri docente di “Arte  e Immagine”, che è anche curatore  della Villa Zeffirio, ha illustrato sapientemente gli aspetti artistici della  statuina   dedicata a Persefone e consegnata alla premiata prof.ssa Caracausi.

Sono  in molti  a  rivendicare  per la propria  città il Mito  di Persefone  che  ha  precorso i tempi  e su  cui  è ancora utile  investigare  sulla  continuità dell’esistenza  prima nella vita  terrena  e poi  nell’altra vita. Attraverso  un documentario  fatto  dalla RAI  è possibile  approfondire  il  Mito di Persefone, il link è riportato  alla  fine dell’articolo. Successivamente il prof. Dieni  ha presentato  l’On.le  Natino Aloi, il quale  si è soffermato  sull’importanza  dell’attuazione   della  Legge  482/99  Legge  Nazionale di attuazione Costituzionale a cui  partecipo’  personalmente e attivamente all’intenso dibattito  sia  nelle Commissioni Parlamentari  ma anche  in aula   nel dibattimento finale della approvazione  della Legge Nazionale di attuazione  costituzionale   che avvenne il 27 novembre del 1999,  che poi prese  la identificazione di Legge 482/99 e  ha ricordato  pure  che sull’argomento delle Minoranze Linguistiche  della  Calabria proprio  nel 1996  presentò  un disegno di legge come primo firmatario  per la tutela  e grazie a questo progetto di legge  sulla tutela  delle Minoranze Linguistiche  Calabresi  sia la lingua Greca, la lingua  Occitana e la lingua  Arbëreshe, all’epoca  veniva indicata  come lingua  Albanese,  dopo una  lunga discussione  in aula durata  anche  diverse  sedute si pervenne  ad un  testo  che  poi passo’  a dicembre  in Gazzetta  Ufficiale.  Poi ha ricordato  la sua  ricerca e i suoi  studi raccolti in un interessante volume per le stampe di Pellegrini Edizioni di Cosenza.

Libro uscito alla fine degli anni 2000 in cui vengono messe in evidenza appunto –“le radici socio-culturali della  nostra “Cultura mediterranea” .  Il Presidente Aloi ha riportato  un aneddoto su una   statua di Persefone  realizzata, secondo gli studiosi proprio a Locri,  ma esposta in Germania, dandone conferma  anche  da  un interessante  epistolario tra  l’allora sottosegretario  al Ministero  della Pubblica Istruzione e Coordinatore della  Commissione  dei 10 per l’insediamento del Ministero dei Beni Culturali  compito svolto  con passione e responsabilità dallo stesso On.le Natino Aloi.

Da sinistra Maria Rosa Caracausi, Fortunato Aloi, Salvatore  Dieni.

Alla elaborazione di questo articolo,in ordine di tempo corrisponde la predisposizione diretta al pubblico del programma  del 2^  evento  culturale  del percorso Da   Leucopetro fino a Capo Zeffirio .

Nel corso della serata a Roghùdi  i maestri Aldo Gurnari  e Pietro Criseo hanno proposto alcuni brani in lingua greca molto applauditi i dal pubblico. In sala tra i presenti all’iniziativa il Presidente del consiglio comunale di Roghùdi  Donatella Maesano, la vincitrice della passata edizione del premio Rosa Marrapodi, giornalista, già Sindaco di Bruzzano- Zeffirio,  il direttore editoriale della voce del Sud Leone Campanella, già Presidente  del Consiglio Comunale di Staiti,  la Presidente dell’associazione Agriropoulos  Franca Eboli e l’associazione  Thetys Teresa Romeo.
A moderare l’evento il prof. Giuseppe Cilione, giornalista.

Da sinistra: I Proff.. Maestri Aldo Gurnari  e Pietro  Criseo

Prima della  conclusione della  cerimonia  un fuori  programma. Dedicatami a sorpresa la consegna dai professori Dieni e Carteri mi hanno  una targa completamente scritta in Lingua Greca di Calabria.

A dimostrazione  che quella della scrittura  con caratteri greci  è una possibilità importante  per  valorizzare  anche il nostro territorio, e mettere  un segno. Immaginate i menu’ dei ristoranti scritti  in Lingua Greca di Calabria vicino al Museo Nazionale  dove si trovano i Bronzi di Riace,  qualcuno li dovrà pure tradurli e mantenerli aggiornati. Un gesto apprezzatissimo che mi fatto  ricordare  le mie  origini greche.

Da  sinistra Carteri, Dieni e Crucitti

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Intervista  al prof. Salvatore  Dienihttps://www.lacnews24.it/cultura/a-bova-marina-lassociazione-delia-che-custodisce-la-lingua-grecanica-e-la-diffonde-nelle-scuole-huibn9v0

Photocover: da sinistra il prof. Domenico Carteri, la prof.ssa Maria Rosa  Caracausi e il Presidente Fortunato  Aloi, per diversi  decenni  Parlamentare dellaRepubblica  italiana

Demetrio Crucitti

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