Fino al 20 luglio 2025 l’esposizione “Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray”. L’artista messicana in uno sguardo inedito, attraverso gli oggetti e le immagini realizzate tra il 1937 e il 1946 dal celebre fotografo ungherese legato da amicizia e sensualità all’artista, icona e simbolo della forza femminile del ‘900.
Il Museo Storico della Fanteria di Roma ospita la mostra fotografica Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray, offrendo ai visitatori un’opportunità unica alla scoperta dell’artista messicana attraverso gli scatti del fotografo ungherese Nickolas Muray.
La mostra, visitabile fino al 20 luglio, esplora il legame tra Nickolas Muray e Frida Kahlo, icona del Novecento, talmente popolare da essere seconda solo al “Che” per quantità di oggetti venduti in tutto il mondo con sopra il suo volto, la sua immagine o, i suoi teschi. Nick,I love you like I would love an angel. You are a Lillie of the valley my love. I will never forget you, never, never. You are my whole life. I hope you will never forget this. Sono le parole d’amore che Frida Kahlo scrisse a Nickolas Muray con il quale intrattenne una relazione più che decennale. La mostra è divisa in sette sezioni: Fotografie di Nickolas Muray; Lettere; Lo studio di Frida; Abiti; Gioielli; Francobolli, Video.

Tra gli oltre 100 oggetti esposti, vi sono circa 50 fotografie in bianco e nero e a colori scattate tra il 1937 e il 1946, provenienti dell’archivio di Nickolas Muray, che immortalano l’artista messicana in diverse situazioni, attraverso lo sguardo di chi ha condiviso con lei un’importante amicizia e una relazione romantica per circa due lustri. Sono foto pubbliche e private, che rivelano molteplici aspetti della personalità di Frida, del suo carattere e metteno in risalto la sua femminilità, la forza interiore e la sua bellezza unica. Tra queste anche la celebre fotografia di Frida sulla panchina bianca, 1939.
Nickolas Muray, fotografo ungherese nato nel 1892, raggiunse la fama negli anni ’20 come fotografo di moda e danza, nonché uno dei primi innovatori della fotografia a colori. Incontrò Frida Kahlo nel 1931, durante un breve viaggio in Messico.

La mostra annovera anche i caratteristici abiti tradizionali e accessori floreali di Frida Kahlo. Abiti e accessori che occupano uno spazio a sé, grazie alla minuziosa ricostruzione di otto abiti con relativi accessori e sei parure di gioielli artigianali. Una sezione è dedicata ai francobolli emessi da numerosi Paesi in omaggio a Frida Kahlo a cominciare dal 2001, con la prima emissione da parte degli Stati Uniti d’America, a testimonianza dell’ammirazione per Frida come artista e come donna. Infine, la ricostruzione fedele della stanza-studio di Frida, a Coyoacán, con la fotografia che ritrae Muray e Frida proprio nello studio.

Frida Kahlo nacque il 6 luglio 1907 a Coyoacán, un villaggio ubicato nella periferia di Città del Messico. Frida fu una pittrice dalla vita travagliata. Le piaceva dire di essere nata nel 1910, poiché si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana di quell’anno, e perciò del Messico moderno. Affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite, fin dall’adolescenza manifestò una personalità molto forte, unita a un singolare talento artistico, uno spirito indipendente e passionale. La sua fama vive ancora. È lei l’icona della forza e della tenacia femminile del Novecento.